Si è tenuta oggi la riunione fra l’Assessore regionale alla Salute Elena Gentile e i direttori generali delle Asl pugliesi, nel corso della quale sono state disposte le misure per aumentare la sicurezza nei centri dove il personale lavora a contatto con situazioni di disagio, centri come il Sim del quartiere Libertà nel quale la dottoressa Paola Labriola è stata uccisa a coltellate da un paziente.

Nei provvedimenti presi si è voluto evitare il ricorso alla militarizzazione, decidendo di dotare i Csm – Sim di personale vigilante senza divisa nè armi,  in una sorta di servizio di front office.

Tali strutture inoltre saranno potenziate e accorpate: a Bari infatti si passerà dalle 14 esistenti a 7 e si aumenterà l’orario di servizio dalle 8 alle 20 in modo da disporre di più personale.

Saranno inoltre effettuati corsi di addestramento per la difesa del personale medico, che in queste strutture è di prevalenza femminile, aumentando anche la promiscuità di genere.