«Non è nostro compito vigilare sulla regolarità delle gare, ma siamo assolutamente soddisfatti dell’accordo siglato con la Chiarissima che tutela il posto di lavoro delle lavoratrici anche per il futuro».

Francesco Potere, della Filcams Cgil, non nasconde la propria soddisfazione e lo dice a chiare lettere. L’accordo firmato con la ditta vincitrice della gara prevede, infatti, che le signore in questione saranno assunte a tempo indeterminato e potranno lavorare solo nei locali che fanno capo alla Fondazione Petruzzelli, seppur con una leggera riduzione da 29 a 25 ore lavorative settimanali. Qualora in futuro dovesse subentrare un’altra azienda nelle pulizie del teatro, le sei lavoratrici dovranno essere assorbite dai nuovi aggiudicatari così come stabilisce la Legge vigente.

«Sono stanca ma soddisfatta -ha commentato Annamaria Florio, rappresentante sindacale delle donne coinvolte- è stata una lotta, portata avanti con l’aiuto del sindacato e del Quotidiano Italiano, sono arrivati a quello che altri in un anno non erano riusciti a fare».

Tutto è bene quel che finisce bene, si potrebbe dire. Di certo resta il fatto che, per arrivare a questo risultato, è stato necessario sollevare un polverone su una gara che presentava diversi lati oscuri e che alla fine si è risolta esattamente come previsto un mese prima dell’esito finale, inclusa la strategia adottata dalle parti in causa per non rischiare di perdere la faccia.