Con l’estate, il sole cocente e il mare, dilaga il fenomeno sommerso dello sfruttamento lavorativo in ambito turistico. Ne è la prova la storia di Angelo (nome di fantasia), un ragazzo di 24 anni con brevetto da bagnino che in un noto lido della litoranea ionico-salentina nel Tarantino, lavorava quasi 12 ore al giorno per guadagnare 40 euro, il tutto con la beffa di un contratto part-time. A raccontare la vicenda la Filcams Cgil di Taranto, a cui il giovane si sarebbe rivolto.

Turni massacranti per bagnini spesso tuttofare e con un turn over pazzesco, perché purtroppo il bisogno e la mancanza assoluta di controlli generare precariato e sfruttamento – commenta il sindacalista Daniele Simon -. Quel modello di sviluppo incensato da molti come la panacea di tutti i nostri mali territoriali ha fondamenta fragili e marce perché non è lavoro quello che spacca la schiena e la dignità di un ragazzo di 24 anni”.

La Filcams coglie l’occasione per portare anche a Taranto la campagna #Turismosottosopra, che sta attraversando l’Italia da Nord a Sud per incontrare lavoratrici e lavoratori del turismo e parlare con loro di contratto nazionale di lavoro, modalità di assunzione, tutele, diritti. Il sindacato sarà a Leporano il prossimo 17 luglio a partire dalle 10, insieme al Camper del TurismoSottoSopra, davanti allo stabilimento balneare di Lido Gandoli, per parlare di turismo responsabile, sostenibile e giusto.