I primi a finire sul “banco degli imputati” sono ovviamente i principali gestori dell’ente, ossia il presidente Gianfranco Viesti e il direttore generale Leonardo Volpicella. La Regione fa sapere di voler sfruttare tutti i poteri di vigilanza concessi per trovare una maniera di invertire una rotta che sembra portare la Fiera sempre più verso il baratro. È in quest’ottica dunque che si colloca la convocazione assembleare di ieri, alla presenza della Commissione regionale stessa, del presidente della Fiera Gianfranco Viesti e anche di alcuni componenti del Collegio dei revisori di conti, i primi a diramare l’allarme sui conti dell’ente.

Assemblea risultata peraltro quasi inutile, dato che nè Viesti nè Volpicella hanno voluto rilasciare particolari dichiarazioni se non quella di voler attendere l’approvazione ufficiale del bilancio 2012 da parte del consiglio d’amministrazione della Fiera. Sulla stessa linea anche l’assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli. La stessa Godelli, l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e il capogruppo Pdl Rocco Palese, premono però perchè si faccia chiarezza al più presto sulla situazione e su eventuali colpe della gestione Viesti-Volpicella. I revisori dei conti, pur non potendo ufficialmente proporre soluzioni a livello prettamente imprenditoriale, ammettono come le possibili “terapie d’urto” siano a loro parere solo due, ricapitalizzazione o licenziamento di 30 dei 72 impiegati attualmente sul libro paga della Fiera del Levante.

Il collegio esprime inoltre una forte preoccupazione per quella che ritengono, allo stato attuale, una vera e propria mancanza di indirizzo per le future attività della Fiera. Amati per ora prende tempo, attendendo comunque «lo svolgimento urgente della riunione del cda» in maniera da poter capire meglio i provvedimenti da adottare. Con il sindaco Emiliano più defilato e il Pd nazionale non intenzionato a interferire, la situazione parrebbe ricadere completamente sulle spalle di Nichi Vendola, all’epoca grande sponsor della coppia Viesti-Volpicella. Quello che appare certo è che la Regione invoca un cambio di rotta che sembra ormai inevitabile.

9 aprile 2013

Giorgio Scapparone Suma