Oltre 300 supporter del Bari hanno preso parte a un summit di presentazione del progetto azionariato popolare. Gli ultras Bari in primo piano, e altre frange della tifoseria del San Nicola, vogliono proporre l’acquisizione di piccole quote da parte dei tifosi, circa il 25% del rendiconto totale, in modo da attirare le attenzioni e l’interesse monetario di piccoli imprenditori locali disposti a investire nel futuro dei galletti.

La situazione societaria della famiglia Matarrese appare davvero insanabile. Oltre ai due punti di penalizzazione accumulati nella prima parte del campionato di Serie B 2011/2012, sono in arrivo nuovi guai. A rischio l’iscrizione al prossimo torneo cadetto e si attende con fibrillazione gli esiti della giustizia sportiva sullo scandalo calcio scommesse che ha interessato in primo piano molti giocatori del Bari.

Per questo gli ultras vogliono fare cerchio contro le difficoltà dell’ultimo periodo. Come di consueto a parlare è il principale esponente del “teschio alato”, Roberto Sblendorio, che in maniera ruvida ma diretta ha spiegato il motivo del summit:

“Questa è una’occasione per unire la tifoseria, con un momento di confronto diretto di persona, non dietro ad una tastiera del pc. E’ un primo passo per fronteggiare il grave momento economico della società, una prima idea di azionariato popolare. A noi degli ultras in caso di fallimento non cambierebbe nulla, perchè continueremmo a tifare per il Bari”.

Vengono messi da parte i dissapori creati nel recente passato per il sostegno dato al presidente biancorosso anche quando le cose apparivano negative, ma ormai è chiaro la musica è cambiata, la società è assente e non resta che cercare ogni modo per salvare il calcio nel capoluogo pugliese.

“Dopo aver supportato per diverso tempo il presidente Vincenzo Matarrese – ammette il capo ultras, Sblendorio – ricevendo critiche da molti sostenitori, ora ci rendiamo conto che c’è bisogno di cambiare le cose. Abbiamo bisogno della solidarietà a livello calcistico dei cittadini baresi, per far rinascere la passione innata per i colori biancorossi”.

Nei prossimi giorni, tramite gli organi di stampa locali, verranno diffusi gli elementi chiave della raccolta economica per l’acquisizione parziale delle quote societarie. Nel comunicato verrano iscritti tutti gli imprenditori, politici, professionisti del settore, in modo da rendere evidente al pubblico chi ha una concreta intenzione di unirsi alla battaglia per il salvataggio del Bari.

Daniele Leuzzi