Il mercantile arenato sulla costa barese da sabato ha al suo interno 37 tonnellate di carburante. Per evitare che fuoriesca si sta valutando l’ipotesi di un oleodotto che con un sistema di manichette e pompe possa liberare la nave turca dal carburante prima dell’arrivo dei rimorchiatori dalla Grecia e dalla Sicilia. Da questa mattina i tecnici olandesi, incaricati dall’armatore turco, sono sulla Efe Murat per capire in che modo svuotare la cisterna e iniziare così il recupero. Delle 37 tonnellate, solo 25 dovranno essere rimosse per scongiurare la possibilità di inquinamento della costa.

Il mercantile continua ad inclinarsi e per colpa dei continui colpi ai frangiflutti si è creata una falla di 15 metri. Per il momento è escluso l’avvicinamento con mezzi nautici per colpa del fondale basso, probabilmente i tecnici saliranno a bordo per mezzo di un elicottero. Secondo gli esperti le fasi di recupero che saranno attuate nei prossimi giorni prevedono il recupero della stabilità del mercantile, lo svuotamento dei serbatoi, il rimorchio e trasporto della nave altrove. La Procura di Bari avrebbe aperto una inchiesta per naufragio colposo.