Alle prime luci di questa mattina una vasta operazione antimafia è stata portata a termine dai Carabinieri tra Bari e Altamura. Oltre 200 i militari impegnati, decine gli arresti e le perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga. Unità cinofile, metal detector, sofisticate strumentazioni e persino un Elicottero vengono utilizzati dai Carabinieri per chiudere definitivamente il cerchio sull’agguerrito clan ”Nuzzi” di Altamura.

Diciassette le persone in manette, tra loro i due fratelli a capo del gruppo, Pietro Antonio e Angelantonio Nuzzi, arrestati assieme ad un loro stretto collaboratore, Francesco Zazzara, capi ed affiliati neutralizzati da una complessa indagine che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha colpito mortalmente sul nascere il pericoloso gruppo criminale emergente, attivo nell’area murgiana. Venticinque le persone indagate.

Un carabinere di 49 anni, Stefano De Santis, è finito agli arresti domiciliari, avrebbe fornito informazioni sulle indagini e le intercettazioni in corso a pregiudicati vicini al clan in cambio di promesse di denaro. De Santis, che è stato sospeso, è accusato di istigazione alla corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio con l’aggravante mafiosa.

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, detenzione e porto di armi, anche da guerra ed esplosivi, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione e danneggiamento. I militari hanno anche eseguito il sequestro di due immobili per quasi mezzo milione di euro. Nel corso dei tre anni di indagine, i Carabinieri avevano già recuperato oltre 50 chili di droga tra cocaina, hashish e marijuana, nonché numerose armi, anche da guerra.

L’indagine ha permesso di scoprire i mandanti e gli esecutori materiali di un duplice omicidio, un omicidio e due tentativi di omicidio, strategici per la conquista violenta del territorio. In particolare, si tratta del duplice omicidio di Rocco Lagonigro e Vincenzo Ciccimarra, avvenuto ad Altamura il 27 marzo 2010 e deciso da Pietro Antonio Nuzzi per assicurarsi il controllo dello spaccio di stupefacenti. i due furono assassinati da un commando di cui facevano parte il 33enne Stefano Gallo e il 34enne Giuseppe Carlucci.

L’altro omicidio su cui è stata luce è quello di Domenico Fraccalvieri, altamurano del 1970, avvenuti il 27 giugno 2011deciso sempre da Pietro Antonio Nuzzi per questioni legate agli stupefacenti. Fraccalvieri venne aggiunto dal killer, individuato nella persona del 49enne Nicola Sorbo, di Mugnano di Napoli, mentre parcheggiava il suo scooter nel garage di casa e ferito mortalmente da colpi di arma da fuoco sotto gli occhi della sorella.

I due tentativi di omicidio sono invece quelli di Donato Francesco Rinaldi, del 1958 di Altamura, avvenuti sempre ad Altamura il 30 novembre 2007 ed il 31 dicembre 2007, fatti mai denunciati dalla vittima, rea di aver tentato di acquisire la piazza di spaccio di Altamura.

Nella prima circostanza Rinnaldi venne raggiunto mentre – semilibero – stava per fare rientro presso il carcere di Altamura; la pistola utilizzata per l’agguato si inceppò dopo il primo colpo e la vittima riuscì a rientrare in carcere riportando solo lievi ferite al volto dovute alla frantumazione del cristallo della sua auto.

Il mese successivo, Rinaldi riuscì a fuggire senza conseguenze dopo essere stato intercettato mentre percorreva una via cittadina a bordo dell’autovettura della moglie che fu raggiunta da quattro colpi di arma da fuoco. In entrambe le circostanze, tra i componenti del gruppo di fuoco c’era Nicola Losurdo, 47enne di Altamura, ora collaboratore di giustizia. Nel corso di una delle numerose perquisizioni domiciliari, effettuata presso l’abitazione di Michele D’Abrano, i Carabinieri hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno di un bagno, la somma contante di quasi 60 mila euro, subito sequestrata.