Lungi da noi voler sposare appieno la tesi del filosofo tedesco Karl Marx, che della religione diceva fosse l’oppio dei popoli. Un fondo di verità deve però esserci, se da che è mondo è mondo è capitato che sedicenti santoni prendessero di fatto in giro persone in difficoltà, uomini e donne malate alla ricerca di uno spiraglio di speranza.

Storie, queste, che quasi sempre hanno trovato anche la disapprovazione della Chiesa. Non sappiamo se sia questo il caso del signor Lodovico Pedone, 64enne di Valenzano, che dopo un’apparizione della Madonna di Medjugorje in una televisione non funzionante di un albergo di Torino nel 2013 e un viaggio nella città bosniaca famosa per i presunti avvistamenti della Regina della Pace del 1981 (sui quali la Chiesa Cattolica è ferma alle posizioni prese dieci anni dopo: “Sulla base di quanto finora si è potuto investigare, non si può affermare che abbiamo a che fare con apparizioni e rivelazioni soprannaturali”) avrebbe iniziato a sanguinare dagli occhi prima ogni giorno, poi ogni 25 del mese.

Quello che sappiamo è ciò che abbiamo avuto modo di vedere con i nostri occhi venerdì scorso, il 25 novembre, in un cortile della cittadina barese adibito a luogo di culto della Madonna da Lodovico, la sua famiglia e i suoi sostenitori. Tanta gente era presente per pregare insieme: giovani, anziani, bambini, gente in buona salute, gente malata, comitive provenienti dalla Campania. C’era addirittura Padre Cionfoli, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni perché temeva di “essere messo in difficoltà”.

Non abbiamo potuto fare riprese all’interno del cortile, perché non ci è stata data la possibilità di entrarvi con la telecamera, che abbiamo dovuto lasciare nell’auto di Christian, il figlio del signor Lodovico.

A un certo punto, durante le preghiere, una signora è caduta dalla sedia su cui era seduta, accasciandosi al suolo. “Non vi preoccupate”, ci hanno detto, “fa sempre così, poi si rialza”. In effetti la donna si è rialzata, mentre il signor Lodovico, dopo essersi inginocchiato di faccia all’altare (quindi invisibile al pubblico) col viso intonso, si è alzato in piedi con le guance solcate da lacrime di sangue.

Non abbiamo potuto vedere, noi come tanta gente che ci ha raccontato la stessa cosa all’uscita dal cortile, il momento preciso in cui le gocce di sangue sono uscite dagli occhi dell’uomo. Così come non siamo in grado di dirvi se i fedeli presenti abbiano lasciato qualche offerta in denaro al momento della visita privata a Lodovico nella stanzetta posta alle spalle dell’altare.

Quello che possiamo raccontarvi è un episodio che stona con l’aria di spiritualità che si dovrebbe respirare in situazioni del genere: una povera 93enne, invalida e malata di Alzheimer, è dovuta arrivare a piedi nel cortile dal parcheggio distante qualche centinaio di metri, nonostante la figlia avesse esposto l’apposito tagliando in macchina. Eppure lasciarla passare sarebbe stata una scelta di buon senso, prima ancora che di cuore.