Il collega Sandro Piccinini ci perdonerà ma la classifica dà lo spunto giusto per poter parlare di “mucchio selvaggio”. Il Bari non va oltre lo 0-0 contro il Cesena e quattro squadre sono a 54 punti, appaiate al terzo posto.

Al San Nicola è grande spettacolo, purtroppo solo sugli spalti, nonostante un’ottima prestazione di Defendi e compagni. A sostenere i biancorossi 29mila e cento tifosi, ed è record stagionale nell’Astronave. Camplone si affida al modulo 4-3-3 per contrastare l’armata emiliana. Defendi e Gemiti vanno a coprire le fasce difensive, supportati al centro da Tonucci e Di Cesare; confermati a centrocampo Dezi, Romizi e Valiani mentre il tridente d’attacco è composto da Rosina, Maniero e Sansone.

Subito pericoloso il Bari. Grazie a una pressione altissima di tutta la squadra, Rosina riesce ad andare alla prima conclusione a rete dopo appena due minuti, con un sinistro da fuori area deviato dalla retroguardia avversaria che impegna l’estremo Gomis. La partita è vivace, i biancorossi giocano bene, determinati, ma corrono qualche rischio. Per vedere il Cesena bisogna aspettare il quarto d’ora, quando Djuric incorna su cross dalla sinistra ma la conclusione è debole e facilmente controllabile da Micai. Il colosso bosniaco ci riprova al 22′, questa volta con un tiro da fuori area, deviato dalla difesa in angolo.

A farla da padrone sono i capovolgimenti di fronte. Le azioni si alternano in entrambe le metà campo ma gli spazi sono ben chiusi dalle difese ed entrambe le squadre non riescono a concludere. Ma è il Bari a spingere di più. Camplone sfrutta le fasce e sulla sinistra Gemiti prova a servire Maniero al centro area ma il suo traversone è deviato da Cascione che per poco non va in autorete. È infatti ancora una volta reattivo Gomis a scongiurare ogni pericolo. Poi tocca a Micai. Il portierone biancorosso si render protagonista di una splendida parata su conclusione di sinistro di Ciano da fuori area. E il pubblico del San Nicola si esalta.

Un minuto dopo, al 37′, Sansone ha tra i piedi la palla del vantaggio. L’attaccante lucano scatta sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Gomis spara fuori di piatto sinistro. L’ex doriano prende coraggio e ci riprova 120 secondi dopo. L’attaccante, servito da un cross di Gemiti, stacca più in alto di tutta la difesa e impatta alla perfezione con la palla. L’estremo difensore del Cesena si supera e devia in angolo. È l’ultima azione prima del fischio di fine primo tempo. Sullo scadere, però, il Cesena perde Djuric per infortunio, al suo posto Rosseti.

 

Nella ripresa il ritmo non cambia, così come gli allenatori non cambiano gli uomini in campo. Le azioni si alternano come nei primi quarantacinque minuti. Questa volta il Cesena è più attento ma il Bari non si lascia intimorire e continua a spingere con la stessa intensità. Il pubblico del San Nicola applaude i sui beniamini. Proprio in Tribuna Est una curiosità. Una bandiera della Malesia in evidenza, il messaggio non è chiaro ma c’è chi dice che possa essere un riferimento a un eventuale avvicendamento societario.

Tornando alla gara, col passare dei minuti le azioni diventano più confuse e la stanchezza inizia a farsi sentire. L’unica conclusione a rete nella prima mezz’ora del secondo tempo è del Bari. Splendida triangolazione tra Rosina e Sansone. L’ex toro riceve alla perfezione in area di rigore e prova la conclusione di potenza ma la mira è sbagliata di poco. La palla finisce sull’esterno della rete. Camplone fa uscire Maniero per Puscas, nella speranza che le forze fresche possano essere determinanti per la partita. Esce anche Romizi, stanchissimo, al suo posto Lazzari. In questa maniera Dezi prende il ruolo di regista.

L’ultimo cambio di Camplone è per dare spazio a De Luca, al ritorno dopo un infortunio, che sostituisce Sansone. E a un minuto dalla fine è il Cesena ad andare vicino alla rete del vantaggio. Errore di Di Cesare in difesa che si fa strappare la palla dai piedi e permette così a Rosseti di andare alla conclusione che impegna Micai.

Nei cinque minuti di recupero decisi dal direttore di gara, quello del Bari è un vero e proprio assalto. Purtroppo manca la fase di concretizzazione ma lo spirito è quello giusto. Un punto è meglio di nulla.