Venerdì scorso, 27 gennaio, a Molfetta un 13enne è stato aggredito all’uscita da scuola da alcuni suoi compagni di classe, fratturandosi il polso. Il motivo dell’aggressione, secondo quanto raccontato dalla madre della vittima, sarebbe l’ipovisione del figlio, costantemente schernito e deriso per via degli occhiali che indossa.

Le parole della mamma del 13enne

“Non riesco ancora a capacitarmi per quanto accaduto a mio figlio, ma ritengo opportuno parlarne perché tacere potrebbe essere ancora più dannoso. Purtroppo mio figlio è ipovedente già dall’infanzia ed è costretto ad utilizzare costantemente degli occhiali con lenti particolari che possono sembrare a molti antiestetiche.” Così si è espressa la mamma del ragazzo sulla vicenda. “Per questo motivo è continuamente oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei – ha affermato la donna -. Venerdì scorso è stato raggiunto il culmine. Mio figlio, stufo di essere puntualmente deriso, ha reagito, scagliandosi contro uno dei compagni che a suo dire aveva utilizzato parole più offensive. Ne è nata un’accesa discussione proseguita a qualche centinaia di metri dalla scuola frequentata da mio figlio e dai suoi coetanei”. La mamma ha poi concluso: “A quel punto per lui non c’è stato scampo, è stato picchiato violentemente, riportando la rottura di parte degli occhiali utilizzati, ma ancor più grave, riportando la frattura del polso sinistro.”

La donna ha immediatamente informato la Dirigenza Scolastica e ha già avuto un primo confronto con le famiglie dei responsabili. Spetta a lei decidere se sporgere denuncia o sperare che famiglie e istituzione scolastica facciano la loro parte.

Qualche mese fa era stata Imma Serafina, genitore e Presidente dell’Associazione “Il Grillo Parlante” a segnalare in villa comunale l’aggressione avvenuta da parte di una baby gang nei confronti di un ragazzo, inseguito, picchiato con un bastone e ripreso da un telefonino. Di recente l’associazione Acsi ha avviato in città il progetto “Quartiere Sport Socialità e Ben…Essere”, con l’obiettivo di dare la possibilità di fare sport, attività culturali, musicali, e di sostegno anche scolastico a ragazzi in stato di disagio.