Perseguitata da due anni, messaggi minatori e a sfondo sessuale su parabrezza dell’auto, cassetta della posta, porta d’ingresso, ufficio e persino sulla tomba del padre. Due anni d’inferno per la 25enne barese che più volte aveva denunciato lo stalker alla Polizia. Dopo l’ennesima chiamata, il giovane 22enne è stato arrestato nel quartiere Japigia, in via Gentile, mentre era accovacciato dietro una macchina intento a scrivere altri messaggi diretti alla vittima. Dopo un primo controllo, sul quaderno del ragazzo sono stati trovati altri 5 messaggi diretti alla ragazza con la stessa indole ingiurosa e a sfondo sessuale.

Dagli accertamenti esperiti emergeva inoltre che la vittima aveva già formalizzato una denuncia per lo stesso reato e che a causa degli atti persecutori subiti nel tempo dallo stalker era stata costretta a modificare le sue abitudini di vita, a causa del timore per la propria incolumità. Il 22enne dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.