Appena una settimana fa, in sede di Consiglio Comunale, l’ex sindaco di Palo Domenico Conte aveva denunciato pubblicamente che quelli sfalci di potatura, depositati alle spalle del cimitero a ridosso degli alberi, anche secolari, trapiantati nel 2014 per consentire i lavori della nuova strada statale 96, potevano essere fonte di pericolo, in questo periodo di caldo torrido e roghi frequenti.

Stamattina, purtroppo, il fosco presagio si è concretizzato. Proprio Conte si è trovato a passare mentre tutto bruciava incessantemente. Tutto andato in fumo: sia gli alberelli nuovi, che nei propositi della ex amministrazione avrebbero dovuto contribuire a recuperare la zona, sia gli alberi secolari, andati irrimediabilmente persi. Eppure, sarebbe bastato dare ascolto a una voce previdente, o più semplicemente, fare ricorso al buon senso. Ma ormai è tardi.