“Plurimi errori umani, forse compiuti da più di tre” dipendenti della società. Alla base del disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla linea Andria-Corato di Ferrotramviaria che causò 23 morti e 50 feriti, dunque, non ci sarebbe stata la responsabilità di solo una persona.

La novità di oggi è emerssa dall’incontro tra pm e Polizia svoltosi in Procura a Trani, incontro convocato per valutare gli elementi di prova finora raccolti per accertare le responsabilità del disastro. Oltre all’errore umano si sta anche cercando di capire se all’incidente abbia contribuito il sistema “obsoleto e insicuro” del blocco telefonico.

L’errore umano, questo il ragionamento degli inquirenti, sarebbe di più persone e non solo del capostazione di Andria, che avrebbe dato erroneamente il via al treno ET1021 diretto verso Corato, che si è poi scontrato frontalmente con l’ET1016, partito da Corato, sulla tratta a binario unico.