Il sindacato autonomo Usppi torna a puntare il dito contro la Asl di Bari per l’ormai tristemente nota vicenda delle 13 automediche comprate per il 118 ma inutilizzate e ferme ormai da 18 mesi. Le vetture, come ormai sanno anche i muri, sono accomodate nel parcheggio all’interno dell’Ospedale Fallacara di Triggiano. Sono state acquistate tramite la convenzione Consip e sono state consegnate a giugno 2014. Ma da quel giorno i mezzi destinati al servizio di intervento emergenziale di Bari sono rimasti fermi, tra la rabbia e la meraviglia di medici, addetti ai lavori e degenti.

Diverse le domande, senza apparente risposta, che l’Usppi si pone in una nota stampa.  “La Asl non ha autisti necessari a utilizzarle? Forse sono sprovviste delle dotazioni mediche? Oppure saranno utilizzate per altre strutture? Se ciò fosse confermato si configurerebbe una irregolarità che potrebbe sfociare in altro…”. Gli autisti ci sono, aveva detto un anno e un mese fa l’allora direttore generale della Asl Bari Domenico Colasanto. Vito Montanaro, attuale direttore generale, aveva dato disposizione di metterle in circolazione destinandole al servizio di assistenza domiciliare. Nel frattempo, con la Corte dei Conti che indaga, alcune di queste sono utilizzate come cestino dei rifiuti.

«È una vicenda paradossale, soprattutto perché per privilegiare l’acquisto delle nuove auto mediche non sono state sostituite le vecchie ambulanze» dice il segretario Usppi, Nicola Brescia.