I quattro membri hanno spedito missive individuali al presidente della Fondazione, il sindaco di Bari Michele Emiliano, giustificando la loro assenza durante il vertice. Tra questi, il vicepresidente Trifone Altieri è stato l’ultimo ad annunciare la sua decisione. Le altre poltrone vuote appartengono ai due membri ministeriali Angiola Filipponio Tatarella e Alessandro Laterza e a Sabino Persichella della Regione Puglia.

Emiliano ha preso atto delle missive e ha rilevato che il comportamento dei quattro consiglieri è un atto di gravissima irresponsabilità, data la presenza all’ordine del giorno di alcuni atti indispensabili al proseguimento della vita amministrativa della Fondazione.

“Tale mancanza di adozione dei relativi provvedimenti provocherà gravi danni alla Fondazione Petruzzelli, le cui responsabilità dovranno essere imputate ai soli Consiglieri assenti.” ha evidenziato il primo cittadino.

Il vicepresidente della Fondazione ha dichiarato di non ritenere utile partecipare alla riunione ”non ravvisando le condizioni minime per il sereno, corretto e fattivo svolgimento dei lavori del cda”, mentre Laterza e Filipponio Tartarella sostengono che ”non ci sono più le condizioni per una gestione ordinaria efficiente ed efficace dell’ente, risultando estremamente difficile recuperare il tempo perduto e i forti ritardi accumulati”.

Secondo Persichella, invece, le dichiarazioni rilasciate successivamente dal sindaco ”hanno reso evidente la sua intenzione di condurre la Fondazione al commissariamento”.

I problemi del Petruzzelli sono cominciati con la mancanza di fondi e la conseguente impossibilità ad effettuare il pareggio di bilancio. Fatta eccezione per i 600mila euro erogati dalla Camera di commercio, nessuno degli enti fondatori (Comune, Provincia e Regione) ha fatto pervenire il proprio contributo per il 2012. Inoltre, risulta impossibile incassare la prima parte del contributo ministeriale per l’assenza del sovrintendente che avrebbe dovuto essere nominato oggi.

Il mutuo da 2,5 milioni di euro richiesto dal cda a fine dicembre e approvato a gennaio non è ancora stato erogato, e la disastrosa situazione economica ha condotto il ministro per i Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, ad avviare le procedure di commissariamento. Nella riunione di oggi i consiglieri avrebbero dovuto decidere se e che cosa rispondere alle contestazioni mosse dal ministero per i beni culturali. Poi, la parola sarebbe passata al Governo che avrebbe nominato il commissario.

Come se non bastasse, la Fondazione Petruzzelli sta affrontando il problema legato al personale: la linea indicata da Carlo Fontana, sovrintendente della Scala non prevede assunzioni a tempo indeterminato di orchestrali e coristi, bensì rapporti di convenzione con masse artistiche già costituite.

I lavoratori, coordinati dalla Cgil, hanno protestato davanti al teatro ieri sera e questa mattina proprio contro le linee guida proposte da Fontana.Quasi tutti i lavoratori – maestranze e artisti – hanno maturato diritti che, se non riconosciuti subito dalla fondazione, potrebbero essere fatti valere in tribunale. Per il Petruzzelli il rischio è di ritrovarsi a dover fronteggiare circa 200 cause di lavoro, con altissime probabilità di perderle tutte.

Dopo gli eventi di oggi, Emiliano ha scritto al Ministro Ornaghi, alla Direzione Generale dello Spettacolo, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e al Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli per chiedere istruzioni sui provvedimenti da adottare per consentire il regolare svolgimento delle attività amministrative della Fondazione Petruzzelli. Il cda della Fondazione è stato riconvocato d’urgenza per giovedì 1 marzo, con gli stessi punti all’ordine del giorno previsti per la seduta che avrebbe dovuto svolgersi oggi.

Rachele Vaccaro