Il Carpi guadagna la sua prima, storica e meritata promozione in serie A. Alla faccia di Lotito, come recita uno striscione dei padroni di casa. Il Bari guarda da lontano. Con un pizzico di sana invidia, qualcosa da imparare e tanta voglia di finire al più presto un campionato anonimo, né carne né pesce. Triste in questo suo ultimo rettilineo e assai povero di contenuti nel suo complesso. Lavorare in vista della prossima stagione è ormai l’unico obiettivo da coltivare.

Per la festa del Cabassi il Bari sceglie l’abito scuro: maglia blu. Indossata dall’inizio anche da Calderoni, Boateng e dall’indimenticato, dai tifosi più che da Nicola, capitan Defendi. Al centro dell’attacco c’è ancora Caputo, con Ebagua che si accomoda ancora una volta in panchina.

L’inizio della partita è di marca emiliana. Nei primi dieci minuti di gioco le occasione capitate sui piedi dei ragazzi di Castori sono addirittura quattro. Una potenziale, dove Struna manca di un soffio l’appuntamento con il gustoso cioccolatino servitogli da Pasciuti, e tre assolutamente reali con Guarna che si salva, seppur senza miracoli, da una punizione velenosa di Lollo, dalla conclusione ravvicinata di Gagliolo e dalla sassata su tiro franco di Porcari. Il Bari si affaccia nella metà campo avversaria con discreta continuità ma stucchevole cortesia. Poche idee, zero cattiveria e uno schema su punizione che se non altro certifica il fatto che durante la settimana qualcosa si prova a fare. Almeno i calci piazzati.

Nel secondo tempo lo spartito della partita non cambia. I padroni di casa guadagnano una manciata di corner e i galletti rispondono con la stesse educatissime sortite offensive che mai regalano la sensazione di poter davvero far male agli avversari. Nicola richiama a sé Boateng e lancia nell’arena De Luca. Poi fa lo stesso con Caputo e si ricorda di Ebagua. Infine toglie Romizi e butta dentro Galano. Donati sbaglia a prolungare di testa un pallone e quasi sorprende Gabriel, attento nel recupero anche ad intercettare un tiro di Bellomo. Il risultato però non cambia. Il Carpi è in serie A, il Bari dovrà aspettare almeno un altro anno. Per buona pace di pazzi sognatori e tifosi scontenti.