Il primo bilancio d’esercizio di Alessandro Ligi si chiude con il segno negativo. Il difensore del Bari non è soddisfatto. Fa autocritica e mira a dimostrare il proprio valore sul campo.

«In questi primi mesi le cose non sono andate bene, inutile negarlo. Devo migliorare e acquisire un po’ più di sicurezza. A livello personale non sono soddisfatto. La classifica dice che nessuno può esserlo. Per fortuna il campionato è lunghissimo e di tempo per recuperare ce n’è. Quello che abbiamo fatto in campo non è stato soddisfacente, accettiamo le critiche con serenità».

L’arrivo di Nicola è salutato con entusiasmo anche dall’ex difensore del Crotone. «Mi ha fatto una buonissima impressione. Ha dei modi particolari, un approccio diverso e molto persuasivo. Con lui abbiamo ritrovato una cosa fondamentale per il calcio di oggi: lo spirito di sacrificio. A parte moduli e tatticismi, in pochi giorni è riuscito ad inculcarci la giusta determinazione. Ha lavorato sulle nostre insicurezze. Con lui abbiamo cambiato atteggiamento».

Dunque il problema del Bari era solo l’allenatore? «Mangia è un tecnico molto preparato – risponde Ligi – ma purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. Non siamo mai riusciti a fare quello che realmente ci chiedeva. Nicola ci ha dato una scossa dal punto di vista mentale».

Chiusura dedicata alla trasferta di Bologna. «Una squadra dalle grandi qualità. Affronteremo giocatori importanti. Non stanno facendo troppo bene, ma bisognerà prestare attenzione. Soprattutto a noi stessi. Se scendiamo in campo concentrati non ce n’è per nessuno».