A distanza di un anno e mezzo dall’apertura, siamo andati ad Acquaviva delle Fonti dove è nato il progetto “Banca dei capelli”. Una nostra lettrice ha voluto donare alla banca una treccia di 25 centimetri e noi ne abbiamo approfittato per fare il punto.

«Stiamo ricevendo donazioni da tutta Italia – ci ha detto l’assessore alle Politiche sociali di Acquaviva Annamaria Vavalle – abbiamo attivato un protocollo con un’azienda per cui a fronte di 800 grammi di capelli non trattati, monocolore, della stessa lunghezza, con l’aggiunta di 100 euro versati dalla Banca dei capelli, l’azienda dona una parrucca inorganica di ottima qualità, fatta in Italia, del valore di 450 euro, destinata ad un paziente oncologico».

Per donare i capelli basta tagliarli non scalati, ci sono anche diversi coiffeur che lo fanno gratuitamente, di un colore solo, raccolti in una treccia o in un ciuffo per poter essere lavorati più facilmente, e inviarli all’Ufficio dei Servizi Sociali di Acquaviva delle Fonti:

all’attenzione dell’Assessore Servizi Sociali
Annamaria Vavalle,
Atrio Palazzo di Città 1,
70021 Acquaviva delle Fonti (Ba)

Il progetto si sta diffondendo anche in altre città come Gaeta e Palermo, ma ci sono contatti con altri comuni interessati, l’intento è quello di creare una vera e propria rete.