Questa mattina un’ottantina di richiedenti asilo, ospiti presso il centro di prima accoglienza di via San Magno a Corato, hanno inscenato una protesta davanti al cancello d’ingresso della villa in cui risiedono, per protestare, tra le altre cose, contro le condizioni in cui si trovano, il “pocket money”, una scheda telefonica della quale hanno chiesto la conversione in denaro e i tempi lenti della burocrazia. I migranti hanno dapprima svuotato i bidoni dell’immondizia sull’asfalto, per poi usarli come barricata per bloccare l’accesso all’immobile.

Per Rossano Sasso, Coordinatore Regionale di Noi con Salvini Puglia, si tratta dell’”l’ennesima dimostrazione che le politiche dell’accoglienza targate Renzi e Alfano sono fallimentari”. “A Corato come altrove – prosegue il salviniano – la situazione è esplosiva, i cittadini sono stanchi, mentre i profeti dell’accoglienza passano alla cassa grazie al business degli immigrati. Questi immigrati dovrebbero solo ringraziare per essere stati accolti contro la volontà popolare, con vitto e alloggio garantiti”.

“Auspico – conclude Sasso – che i protagonisti della rivolta di Corato siano identificati e i clandestini, ove ce ne fossero, subito espulsi. Così come chiedo al Prefetto una mappa di tutti i centri di accoglienza sparsi nel nostro territorio e se quello di Corato (ubicato in una villa privata) corrisponda ai parametri di legge”.