“Mi propongo di valutare ogni possibile azione nell’opportuna sede giudiziaria, in ragione dell’accostamento allusivo fatto nel blog del M5S tramite il richiamo ad un noto film che parla di speculazione edilizia. Esattamente il contrario della politica urbanistica portata avanti da questa amministrazione comunale”. Carla Tedesco, assessore all’Urbanistica del Comune di Bari non le manda a dire ai 5Stelle di Bari. Oggetto del contendere, un post con tanto di locandina provocatoria comparso sul blog dei pentastellati.

“È falso sostenere – prosegue Tedesco – che nell’incontro di sabato 8 ottobre, nell’ambito del percorso partecipativo del PUG, non ci fosse la possibilità di intervenire per i cittadini, dato che era organizzato proprio per promuovere il confronto tra le diverse posizioni. Non si trattava di un incontro con l’assessore, non era previsto alcun orario di arrivo dell’assessore. Non ha alcun senso, quindi, parlare di mio ritardo. Sono intervenuta nel corso dei lavori perché credo nel contributo dal basso alle azioni di governo del territorio.

“L’incontro ha assunto toni animati perché vi è stata la contrapposizione tra due visioni di sviluppo contrapposte: quella di comitati, associazioni e cittadini che mettono in relazione lo sviluppo del territorio con la riqualificazione dello spazio pubblico, quelle di un comitato e di cittadini interessati a risolvere problemi legati alle loro proprietà, e quelle di tecnici che mettono in relazione lo sviluppo del territorio con il mantenimento dell’edificabilità dei suoli. Sono questi ultimi, i cittadini  – conclude l’assessore – che hanno protestato. Le loro istanze, raccolte in un documento, sono state trasmesse all’amministrazione”.

“L’incontro che si è svolto all’Istituto Calamandrei – si legge nel post sul blog dei 5Stelle che ha fatto infuriare Carla Tedesco –  non ha nulla a che vedere con le nostra visione di PUG (Piano Urbanistico Generale), democrazia diretta e Decentramento Amministrativo. Ancora una volta i cittadini sono stati chiamati a raccolta per essere presi in giro, gli si voleva far credere di avere diritto di parola, di avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni su esigenze e priorità del territorio”.

“Sottolineiamo  – si legge ancora – la duplice mancanza di rispetto dell’Assessore Carla Tedesco, che è giunta dopo 2 ore dal suo inizio, e del Presidente Nicola Acquaviva, che all’arrivo dell’Assessore, mentre i cittadini parlavano, ha lasciato la sala e ha chiesto di effettuare l’intervista con una emittente locale scatenando la rabbia dei presenti. Ma gli elementi ancora più gravi sono la limitazione del diritto di parola dei cittadini perché gli illustri relatori, oltre a non avere risposte, hanno rivelato che la riunione non era stata indetta per individuare le opere considerate inderogabili e il percorso condiviso per realizzarle, ma per discutere, senza possibilità di modifica, su quello che il PD al Comune di Bari aveva già deciso realizzando gruppi di lavoro“.