foto di repertorio

La situazione catastrofica del 118 pugliese richiama l’attenzione della politica regionale. In giornata sono il presidente del gruppo di Forza Italia Andrea Caroppo ed il suo consigliere regionale Domenico Damascelli a puntare il dito contro una organizzazione superficiale e fatiscente della sanità regionale.

“La rete di emergenza-urgenza in Puglia richiede un’immediata riorganizzazione – dice Caroppo – pochi mezzi obsoleti e carenza di personale stanno mettendo a rischio la vita stessa dei pazienti, da Lecce a Bari. Ad Altamura nei giorni scorsi si è verificato un guasto dell’ambulanza proprio durante un soccorso. Non è il primo caso nelle ultime settimane nella Provincia di Bari, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza dei cittadini soccorsi. A Lecce, invece, c’è da temere ancor più per i consueti picchi estivi, con l’aumento delle presenze turistiche. Eppure, nonostante sia una circostanza più che prevedibile, con l’arrivo della stagione la dirigenza fa spallucce perché non ha provveduto, forse, a programmare la rete per far fronte all’aumento delle chiamate. A questo proposito, non possiamo sentirci per nulla soddisfatti da chi tenta di ascrivere le ragioni della sofferenza in cui versa il servizio a richieste inappropriate dei cittadini. La verità è che il 118 è stato inteso per troppo tempo alla stregua di un servizio secondario, ricevendo una scarsissima attenzione da parte della Regione. Ed è per questo –conclude Caroppo- che ci aspettiamo un nuovo corso: del resto, la sanità è il primo banco di prova del presidente-tuttofare Emiliano e speriamo che il tempo non confermi i nostri dubbi sulla sua anomala scelta di trattenere a sé una delega tanto impegnativa”.

A fargli eco è Domenico Damascelli. “Mi domando come sia possibile assistere ciclicamente a guasti dei mezzi che compromettono la qualità del servizio e quindi la vita dei pazienti senza intervenire per risolvere la situazione: come accaduto a giugno a Bitonto, stavolta il guasto ha interessato un’ambulanza a servizio dell’Ospedale della Murgia. Il mezzo si è fermato proprio mentre si prestavano i soccorsi, impedendo di partire celermente verso l’ospedale. Inaudito. Per fortuna –prosegue Damascelli – il paziente non versava in gravi condizioni perché altrimenti oggi qualcuno avrebbe dovuto rispondere per pesantissime responsabilità. A questo proposito, ritengo che i pugliesi abbiano il diritto di sapere chi è responsabile di un disservizio simile e cosa intenda fare il presidente-assessore Emiliano per affrontare la situazione.  Gli sprechi nella sanità non si contano, le Asl gestiscono budget in una discreta autonomia e la Regione ha il dovere di assicurare la qualità soprattutto dei servizi essenziali come la rete delle emergenze-urgenze. Emiliano ha deciso di seguire personalmente la sanità –conclude – e sono sicuro che non si vorrà distrarre e che eserciterà, con la doverosa abnegazione, il ruolo di assessore alla sanità”.