Bisceglie, sorvegliato in manette per violazione degli obblighi

Goffredo è stato infatti sorpreso dai militari, all’interno di un circolo privato, in compagnia di pregiudicati. Perquisito è stato anche trovato in possesso di 3 grammi di Marijuana.

L’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato arrestato ed associato presso la locale casa circondariale.

(Comunicato Stampa Carabinieri Bari)

Modugno, agguato nella zona industriale: un morto e un ferito grave

Come ricostruito dai Carabinieri, la sparatoria è avvenuta all’interno di un capannone, nella zona industriale di Modugno, di proprietà di Campanella, e che l’uomo usava come abitazione. I militari della scientifica hanno trovato, infatti, numerosi bossoli davanti all’ingresso del fabbricato. I Carabinieri sono stati avvisati dai medici dell’ospedale San Paolo, dove le due vittime sono arrivate verso le 20, accompagnati, in una monovolume, da due persone, forse dipendenti di un’azienda vicina.

Campanella era già morto, mentre Lupello che era gravemente ferito all’addome è stato trasportato nella notte all’ospedale Di Venere di Carbonara, dove è stato operato d’urgenza. Nel frattempo i gendarmi stanno tentando di capire quale fosse il movente dell’agguato. Non si esclude alcuna ipotesi, dal traffico di armi, allo spaccio della droga, fino al mercato delle estorsioni. I due, comunque, non sono elementi di spicco della criminalità organizzata barese.

Quest’ultima sparatoria rientra nel quadro degli agguati che sono avvenuti nel barese in questi ultimi quattro mesi: si tratta del terzo, mortale, avvenuto in quest’ultimo periodo di tempo. Ricordiamo infatti che qualche giorno fa, il 7 novembre, è stato gambizzato, proprio a Modugno, Cosimo Santoro, altro pregiudicato legato alla malavita del nostro territorio, mentre il 30 ottobre scorso era stato freddato in Via Dei Mille, a Picone, Alessandro Marzio, 21enne incensurato, ma che era l’autista di Cesare Diomede, boss del quartiere Carrassi, ucciso anch’esso il 27 agosto di quest’anno.

Marcello Francesco Simone

Torino-Bari 1-1: le pagelle

La squadra di mister Torrente si conferma sempre più squadra ostica per gli avversari che devono costruire gioco, come il Torino, che ha condotto la partita per tutti i 90 minuti, ma non ha saputo sfruttare l’enorme mole di occasioni sotto porta. Buona la prestazione del pacchetto arretrato, su tutti Borghese-Claiton e degli esterni di centrocampo che nei contropiedi hanno mostrato vivacità.

Ecco le pagelle di Torino Bari 1-1:

Torino(4-2-4) – Coppola 6; Darmian 6(50’D’Ambrosio 6), Pratali 6,5, Di Cesare 6,5, Parisi 5,5; Basha 6(64’Vives 5,5), Iori 6,5; Antenucci 6,5, Sgrigna 6(78’Ebagua sv), Bianchi 4, Stevanovic 7. Allenatore: Giampiero Ventura.

BARI (4-3-3) – Lamanna 6,5; Ceppitelli 5,5, Borghese 6, Claiton 6, Polenta 4; Rivaldo 6, De Falco 5(74’Masi sv), Bellomo 6(61’Kopunek 5,5); Defendi 6,5, Caputo 6(80’Stoian sv), De Paula 6,5. Allenatore: Vincenzo Torrente

Marcatori: pt 42′ De Paula (B), st 9′ Antenucci (T)

Arbitro: sig. Ciampi di Roma (collaboratori: Longo – Bernardoni; IV ufficiale: Peretti)

Ammoniti: pt 32′ Clayton, 38′ Polenta, 45′ Glik (dalla panchina)

Espulsi: st 27′ Polenta, 36′ Bianchi

 

LAMANNA 6,5 – Ottima prestazione tra i pali per il portiere 22enne che si dimostra sempre più sicuro. Sempre attento nelle conclusioni dalla distanza nonostante un terreno davvero infimo, da rivere l’uscita a tu per tu con Antenucci, che lo salta troppo facilmente insaccando in rete l’1-1.

CEPPITELLI 5,5 – Soffre sull’esterno in gioco offensivo del Torino ma alla lunga tiene duro e si fa valere. Ottimo anche il ripiegamento al centro della difesa dopo l’espulsione di Polenta.

BORGHESE 6 – Quando c’è da lottare lui non si tira indietro. Partita ordinata che si infiamma sul finire della partita quando dopo uno scambio di colpi proibiti provoca l’espulsione di Bianchi.

CLAITON 6 – Funziona bene la coppia centrale biancorossa. Dos Santos dimostra le proprie qualità, possenza fisica e intelligenza tattica.

POLENTA 4 – Partita negativa per l’uruguaiano, non solo per l’ingenua espulsione a metà secondo tempo per secondo cartellino giallo, ma anche per la continua sofferenza sulla destra con Stevanovic e nel complesso pesa sul suo voto finale la mancata tenuta della linea del fuori gioco che permette ad Antenucci di segnare.

RIVALDO 6 – Giocatore utile nella fase di contenimento e riproposizione. Si dimostra troppo lento e segue poco le azioni di contropiede preferendo il ruolo di schermo di centrocampo.

DE FALCO 5 – Partita poco concreta. Perde troppi palloni e non si dimostra mai in forma. Dopo tre stop consecutivi sbagliati Torrente decide bene di lasciarlo in panca.

BELLOMO 6 – Il ragazzo di Bari è la vera spina nel fianco per i granata. Spinta, qualità nell’uno contro uno e tecnica da vendere fanno di questo giocatore una promessa per il campionato in corso.

DEFENDI 6,5 – Difende e attacca in maniera ordinata. I pericoli maggiori, come il cross vincente per De Paula, vengono tutti dalla sua fascia destra. Si scorge all’orizzonte il giocatore visto con la maglia dell’Atalanta.

CAPUTO 6 – Capitano per la seconda partita consecutiva dato il forfait di Donati. Come sempre ci mette impegno e non si risparmia mai. Buoni un paio di tentativi ma in attacco il Bari crea davvero poco, è molto utile in fase di ripiegamento difensivo.

DE PAULA 6,5 – A inizio partita sembrava di vedere il solito giocatore “incolore” dell’ultimo periodo. A fine primo tempo trova il vantaggio e si galvanizza, mettendo in campo impegno e costanza.

Daniele Leuzzi

Basket: Cus Bari, sconfitta amara nel derby di Ruvo

Continua a regalare emozioni la Divisione Nazionale A di basket, la terza serie cestistica italiana, che mostra una partita al cardiopalma tra Cus Bari e Ruvo. Dopo una partenza lanciata dei padroni di casa, con ben 15 punti di vantaggio al primo quarto, i cussini dimostrano per l’ennesima volta di avere carattere e, nei momenti topici, di poter riaprire  a più riprese il match.

Dopo una lunga rincorsa il Cus Bari riesce nell’impresa di agganciare e superare gli avversari raggiungendo il più 5 a tre minuti dalla fine. La tensione sale e il Ruvo interpreta al meglio la partita con la spinta dei mille tifosi biancoverdi presenti sugli spalti riuscendo a concludere positivamente due azioni offensive che ribaltano totalmente il risultato.

Esaltante la prova del capitano Mimmo Morena e dell’argentino Gigena rispettivamente a quota 12 e 14 punti. Quando la situazione si fa complicata sono proprio loro due, gli “over” della squadra biancorossa, a sobbarcarsi sulle spalle il peso della partita. Nonostante la sconfitta gli uomini del coach Putignano hanno disputato una buona prova, costellata però di ingenuità che alla fine del match sono costate molto care.

Ecco il tabellino della partita:

Adriatica Industriale Ruvo – Liomatic Group Cus Bari: 57-53

Ruvo: Emejuru 12, Laquintana 13, Bonacini 4, Tagliabue 12, Villani 6, Valesin 3, De Martino, Zanotti, Antrops 4, Merletto 3. All. Cadeo

Bari: Mian 4, Barozzi 4, Morena 12, Ruggiero 12, Bona 4, Ciocca, Chiusolo, Deguara, Cardillo 4, Gigena 14. All. Putignano

Note: usciti per cinque falli Cardillo e Gigena. Percentuali Ruvo: tiri da due 17/35, da tre 1/15, ai liberi 20/30. Percentuali Bari: da due 17/30, da tre 4/21, ai liberi 7/13.

Daniele Leuzzi

Serie B, il Bari blocca la capolista: 1-1 a Torino contro la squadra di Ventura

E’ il Torino a creare il primo pericolo all’11’ minuto con un colpo di testa di Pratali da calcio d’angolo che trova sulla linea di porta De Falco a Lamanna battuto. Al 15’ secondo “miracolo” della partita per i galletti con il numero 23 Ceppitelli che riesce a respingere di petto il tiro di Di Cesare a colpo sicuro.

Al 16’ prima azione offensiva per i biancorossi con un guizzo sulla fascia destra di Defendi che serve un cross vellutato Ciccio Caputo, capitano per la seconda partita consecutiva: il suo colpo di testa, però, supera la traversa di qualche centimetro, così come la conclusione al 35’ dell’ex Sgrigna, che da posizione defilata calcia sul fondo. Al 43’ arriva il vantaggio del Bari con De Paula che sfrutta al meglio il traversone di Ceppitelli con una spaccata acrobatica, spiazzando l’incolpevole Coppola.

Nella ripresa il Torino parte all’attacco e al 54′ Antonucci pareggia: Polenta non segue la linea del fuorigioco e lascia in posizione regolare il centrocampista di Ventura, che con un dribbling stretto supera un incerto Lamanna e realizza l’1-1.

La partita vive un lungo momento di stasi, con i biancorossi che controllano facilmente il gioco senza soffrire troppo in difesa grazie al duo centrale Borghese-Claiton. Al 72’ Polenta, però, viene espulso dall’arbitro Ciampi per doppia ammonizione e lascia la squadra in 10 nel momento topico del match.

Il pubblico granata spinge i suoi verso la vittoria. ma è il duello Bianchi-Borghese a infiammare la partita: il capitano granata, dopo aver subito un fallo, reagisce con una doppia gomitata al volto dell’ex difensore del Gubbio a gioco fermo.

Seppur in parità numerica Torrente vive momenti di vera paura per le tante occasioni fallite nel finale da un Torino che, dopo 3 vittorie consecutive, si blocca in casa, pur mantenendo la testa della classifica con 3 punti di vantaggio sul Sassuolo.

Un Bari ordinato e concreto, ma davvero poco produttivo sul gioco veloce, resta agganciato al treno play-off a quota 21, anche se a preoccupare maggiormente i tifosi biancorossi sono le precarie condizioni economiche del club e il -2 in arrivo questa settimana dalla disciplinare per la questione degli stipendi non pagati.

Il tabellino della partita:

TORINO (4-2-4): Coppola; Darmian (49′ D’Ambrosio), Di Cesare, Pratali, Parisi; Iori, Basha (63′ Vives); Stevanovic, Bianchi, Sgrigna (77′ Ebagua), Antenucci

BARI (4-3-3): Lamanna; Ceppitelli, Borghese, Dos Santos, Polenta; Bellomo (60′ Kopunek), De Falco (73′ Masi) , Rivaldo; Defendi, De Paula, Caputo (80′ Stoian)

ARBITRO: Ciampi

Daniele Leuzzi

Gli highlights del match:

Presentazione e proiezione del mediometraggio “Lockdown”

Giovedì 17 Novembre 2011 ore 10:00
Cineporto della Fiera del Levante – Bari

“Lockdown” è un progetto nato dalla collaborazione di sole tre persone che hanno curato dalla regia al montaggio, dalle animazioni ai numerosi effetti visivi, dalla musica ai suoni d’ ambientazione: Fernando Briamo, Pierluigi Briamo e Miro Abbaticchio. 

Grazie alla forte passione per il cinema made in USA i tre ideatori hanno potuto sperimentare stili di ripresa e sound fuori da alcuni canoni che s’impongono spesso nel cinema d’autore e all’interno dei più gettonati cortometraggi.

L’azione, lo stile insolito e il tipo di immagini che scorrono lungo questo progetto si propongono di stimolare nello spettatore curiosità e tensione allo stesso tempo, senza scadere in immagini violente o con contenuti che esulano dal puro e semplice “entertainment”. La forza di “Lockdown” è stata lo saper sfruttare al massimo le scarsissime risorse disponibili per la realizzazione curando ogni aspetto al massimo delle possibilità e senza ricorrere a supporti tecnici esterni.

L’inaugurazione di “Lockdown” avrà luogo al Cineporto della Fiera del Levante di Bari, Giovedì 17 Novembre alle ore 10:00.

Sito internet : http://www.lockdownthemovie.it/

Video:

http://www.youtube.com/watch?v=AwGevBw-EGQ&feature=player_embedded

(Comunicato Stampa)

New York, muore Daniela D’Ercole: il sogno della jazzista pugliese spezzato da un incidente

Eppure per Daniela non c’era posto più adatto che l’America, in particolare New York, dove l’aria del vecchio Jazz si respira ancora nei locali dalle insegne al neon di Manhattan. In questi giorni, la cantante era infatti impegnata in una tournée presso diversi jazz club della città, un progetto che maturava da quest’estate e che aveva comunicato al suo pubblico durante un concerto a Ostuni.

L’album che testimonia la sua grandezza artistica è “The Peacocks”, uscito nel 2008 e registrato con l’accompagnamento di Ettore Carucci, pianista, Giuseppe Bassi, contrabbassista e Marcello Nisi, batterista, tutti e tre di origine pugliese.

Daniela si era laureata in musica Jazz al conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni” nel settembre del 2008, con il massimo dei voti. La sua tesi, “Stan Getz- The Sound”, parlava del sassofonista statunitense che raggiunse il successo tra gli anni 40 e gli anni 50, nel periodo del “cool jazz” e che viene ricordato per il suo straordinario calore nel suono e per la sua liricità. Due caratteristiche che appartenevano anche alla bambina che, già all’età di 7 anni, commuoveva il pubblico cantando nella trasmissione “Piccoli Fans” di Sandra Milo.

Durante una sera di maggio di qualche anno fa, esattamente nel 2007, sempre un incidente stradele stroncò la vita e la brillante carriera di Mimmo Bucci, un cantante barese di 30 anni, che faceva parte della “Combriccola di Vasco”, la più nota cover band della rock star italiana. Mentre camminava sul lungomare di Bari, una moto di grossa cilindrata lo travolse togliendoli la vita e lasciando un grande vuoto nell’ambiente musicale barese. E’ necessario continuare a ricordare questi artisti che non hanno potuto continuare a brillare e sono andati via, così giovani, per colpa di qualcuno poco attento o ubriaco.

Valeria Dammicco

Di seguito un video della cantante:

 

Agguato a Mola di Bari, uomo gambizzato in pieno centro

Gli hanno sparato tre colpi di pistola, quasi certamente calibro 7.65, uno dei quali lo ha colpito alla gamba. Tutto questo in una delle strade più trafficate del centro di Mola di Bari sotto gli occhi attoniti dei passanti, a due passi da un gruppo di bambini che si divertiva a giocare con la palla.

Via Mameli, una stradina a due uscite (una più stretta via Pugliese e l’altra più ampia Corso Umberto, che si affaccia su piazza Degli Eroi) è stata lo scenario della sparatoria avvenuta intorno alle 19.15 di oggi. Pare che l’uomo fosse stato inizialmente bloccato nella stradina e solo successivamente colpito agli arti inferiori mentre tentava di scappare. Già conosciuto alle forze dell’ordine è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale Di Venere di Bari, non in pericolo di vita.

I carabinieri del comando di Mola sono ancora a lavoro per completare i rilevamenti del caso. Delle tre pallottole sparate una si è conficcata nella gamba dell’uomo, il quale non si sa ancora se sia l’effettivo obiettivo dei sicari, le altre due sono state ritrovate una incastrata nel muro di una palazzina, l’altra nella porta dell’ufficio di un avvocato. L’agguato, infatti, poteva trasformarsi in tragedia  dato che all’interno dello studio legale era da poco terminata una riunione e gli avvocati si erano allontanati dalla zona solo qualche minuto prima che il primo colpo fosse sparato. Gli agenti stanno cercando ulteriori informazioni dalle telecamere di videosorveglianza poste all’interno del giardino in piazza Degli Eroi, possibile via di fuga dei sicari.

 

Mariangela Deliso

Tagli treni a lunga percorrenza: Filt-CGIL preoccupate

Anche senza il crisma dell’ufficialità questi sono i treni che Ferrovie dello Stato ha deciso di sopprimere:
Intercity notte 782 Reggio Calabria (13,55) Milano (8,20);
Intercity notte 785 Milano Centrale (23,00) Reggio Calabria (18,05);
Exp notte 891 Roma Termini (22,25) Reggio Calabria (6,35);
Exp notte periodico 1665 Torino Porta Nuova (21,45) Reggio Centrale (12,25);
Exp 1926 Palermo Centrale (14,32) Milano Centrale (10,30);
Exp 1927 Milano Centrale (20,15) Palermo Centrale (15,40);
Exp 1943 Torino Porta Nuova (20,05) Palermo Centrale (17,40);
Exp notte 1951 Roma Termini (20,00) Siracusa (7,00);
Exp notte 1964 Siracusa (22,00) Roma Termini (9,00);
ES 9380 periodico Reggio Calabria (16,35) Roma Termini (23,15);
ES 9386 periodico Reggio Calabria (16,25) Roma Termini (23,15);
Exp 1594 periodico – auto al seguito Reggio Calabria (16,15) Bolzano (10,10)
Exp 1595 periodico – auto al seguito Bolzano (18,47) Reggio Calabria (10,55);
Exp notte 1641 periodico Milano centrale (22,15) Crotone (13,50);
Exp notte 1644 periodico Crotone (18,25) Milano Centrale (10,05);
Exp 1681 periodico auto al seguito Venezia Mestre (20,18) Villa San Giovanni (10,55);
Exp 1682 periodico auto al seguito Villa San Giovanni (21,30) Venezia Mestre (13,12);
Exp 1930 Palermo Centrale (15,32) Venezia S. Lucia (11,18);
Exp 1931 Venezia S. Lucia (19,09) Palermo centrale (1410);
IC 99061 periodico Roma Termini (12,39) Palermo centrale (23,59);
IC 99062 periodico Palermo Centrale (12,00) Roma Termini (23,21).
ES City 9816 Lecce (07,00) Milano (16,25);
IC periodici notturni su Venezia (1576/1579), su Milano (1616/1617 e anche quelli con il
servizio delle auto al seguito su Milano S.Cristoforo – 1657/1660.
EXP 951/956 (Lecce – Roma via Taranto, a cui era già stata modificata la periodicità ad
ottobre, quando da giornaliero era diventato periodico), mentre diventa periodico
ICN 788/789 (Lecce – Roma, fino ad ora giornaliero, scenderà il venerdì e salirà la domenica)
ES Frecciargento 9352/9359 (Lecce- Roma).
ES City periodici Frecciabianca (9828 Bari–Milano e 9817 Milano-Bari).

A queste soppressioni si devono aggiungere decine di treni che verranno soppressi nel trasporto regionale delle tre regioni in relazione ai tagli delle risorse previsti nella recente Manovra Finanziaria ed altri treni a lunga percorrenza ridotti nella composizione ed attestati a Roma. In sintesi, alcune considerazione sugli effetti di questi iniqui e insopportabili provvedimenti da parte delle Ferrovie dello Stato: la produzione diminuisce e viene ridotta, in particolar modo, la produzione dei treni PERIODICI (treni che si effettuano solo in alcuni periodi dell’ anno o in alcuni giorni della settimana); la produzione diminuisce con evidenza anche nel segmento NOTTURNO.
L’offerta commerciale di Trenitalia si sposta verso i treni più costosi (con l’eliminazione di treni Exp, IC notte, IC inseriti nel contratto di servizio Stato-Trenitalia). Queste decisioni comporteranno una immediata diminuzione di servizi notturni (servizi più
economici per i cittadini); un’offerta su Roma in drastica diminuzione dalle regioni del Sud; nessuna relazione diretta Eurostar tra Taranto e Roma; una offerta dei treni di rientro da Roma scomoda e manchevole e una netta diminuzione dell’offerta da e per la Sicilia e da e per la Calabria.

Questo stillicidio, senza precedenti nella storia del trasporto ferroviario italiano, comporterà, ovviamente, oltre ad una contrazione del personale occupato, una ulteriore riduzione di servizi essenziali per i passeggeri e i cittadini del Mezzogiorno e, soprattutto, l’aumento delle distanze fra il Mezzogiorno ed il resto del Paese. C’è una responsabilità evidente sia delle Ferrovie dello Stato che non investe nel Sud e ragiona come una società privata che pensa solo al profitto, sia del governo nazionale che, attraverso i tagli
delle risorse fino al 70 per cento per i prossimi anni, marginalizza le aree deboli e le priva di qualsiasi prospettiva di sviluppo.
Appare evidente che rispetto a queste decisioni occorre una energica reazione innanzitutto dai Presidenti della tre Regioni meridionali, oltre che da tutti gli altri livelli istituzionali, per impedire che il disegno delle Ferrovie dello Stato, favorito dalla miopia politica del Governo nazionale, produca effetti così drammatici sul sistema del trasporto e della mobilità meridionale. E’ necessario
creare le condizioni di una forte mobilitazione non solo dei lavoratori, ma anche e soprattutto dei cittadini meridionali che non possono essere privati del diritto alla mobilità.

Domenica il Bari ospite del Torino di Ventura: i biancorossi affrontano il loro passato

Come dimenticare, infatti, il 3-1 che il Bari guidato dall’allenatore genovese inflisse alla Juve allo stadio San Nicola il 12 dicembre 2009. Quella fu la partita che consacrò i biancorossi a squadra rivelazione della stagione 2009/2010. E dire che Ventura arrivò a nel capoluogo pugliese fra lo scetticismo di molti.

I tifosi erano rimasti da poco orfani di Antonio Conte, che aveva rescisso consensualmente il proprio contratto con la squadra di Vincenzo Matarrese, quando venne ingaggiato il tecnico ligure: voltare pagina e dimenticare l’artefice del ritorno in Serie A del Bari dopo anni di oblio in B era difficile. Il 4-4-2 d’attacco di Conte aveva, non solo appassionato tutti, ma aveva anche permesso ai Galletti di vincere il campionato cadetto 2008/2009 con 80 punti e 65 reti messe a segno.

Il tempo diede ragione alla dirigenza di via Torrebella, perché Ventura riuscì a fare anche meglio di Conte, complice un mercato azzeccato di cui fu artefice l’allora ds barese Giorgio Perinetti. Al San Nicola arrivarono, infatti, fra gli altri Edgar Alvarez, Sergio Almiròn, Massimo Donati e Leonardo Bonucci che in aggiunta ai vari Andrea Ranocchia, Paulo Vitor Barreto già presenti nella rosa del Bari diedero vita ad un team sorprendente.

Mister Libidine (come fu subito ribattezzato da stampa e tifosi) riuscì a tramutare il 4-4-2 di Conte in un 4-2-4 vero e proprio che, fra molte luci e poche ombre, permise alla compagine biancorossa di terminare la stagione al decimo posto con 50 punti, chiudendo in bellezza il 16 maggio 2010 al San Nicola contro la Fiorentina, battuta peraltro quel giorno per 2-0.

Il bianco e il rosso erano entrati ormai nei cuori di tutti i cittadini baresi grazie al calcio spumeggiante che Ventura era riuscito a donare alla squadra. La stagione successiva, però, non andò secondo i programmi.  Dopo un avvio interessante del Bari la sconfitta contro il Genoa, alla sesta giornata di andata, sbriciolò una squadra che continuò a trascinarsi lungo tutto il campionato fino alla sera del 10 febbraio 2011 quando l’As Bari, attraverso un comunicato rese noto lo scioglimento consensuale del contratto con l’allenatore genovese.

 “Sono troppo legato al Bari e a Bari – dichiarò Ventura – è giusto che la squadra ci provi fino all’ultimo secondo. Ci voleva un qualcosa che portasse un po’ di adrenalina, ecco perché ho insistito sulla mia decisione, altrimenti Mataresse mi avrebbe confermato fino in fondo”

Al suo posto arrivò Bortolo Mutti, ma la musica non cambiò e a quattro giornate dal termine del campionato, i Galletti retrocessero matematicamente in serie B, con solo 21 punti in classifica, frutto di 21 sconfitte su 34 partite e solo 4 successi stagionali.

Domenica, dunque, il brillante passato del Bari ed il suo zoppicante presente s’incontreranno. Torino-Bari, che verrà diretta dall’arbitro Ciampi di Benevento, è anche la sfida fra la migliore difesa della B,quella dei granata, con solo 7 gol subiti,  ed il peggiore attacco, i miseri 11 gol segnati da Marotta & Co. Oltre a Ventura, però, ci saranno anche altri ex a caratterizzare il match: alcuni di loro hanno lasciato il segno al San Nicola, come per esempio Alessandro Parisi e Stefano Guberti (che, però, sarà indisponibile), altri come Kamil Glik, Alessandro Sgrigna e Biagio Pagano, lo hanno fatto meno.

Il Bari di Vincenzo Torrente ha però bisogno di punti, fermo com’è a quota 20, per rilanciarsi in zona play-off e venderà cara la pelle. Preoccupa la difesa che al momento vede abili ed arruolabili solo Polenta, Ceppitelli e Borghese, mentre Dos Santos, Garofalo (ex granata) e Sini sono al momento indisponibili e Crescenzi e Masi sono impegnati con la nazionale Under 21.

I granata però saranno tutti con l’allenatore, come ha sottolineato l’attaccante del Toro Rolando Bianchi che, a nome della squadra, ha raccontato come loro si sentano “i soldati di Ventura, perchè se si vuole vincere il campionato si deve fare così” visto che “l’allenatore ci dà le direttive giuste e noi proviamo a metterle in pratica”.

Ben ritrovato, Mister Ventura, ma almeno stavolta il calcio “libidine” lascialo a casa, se puoi.

Angelo Fischetti

In questo video le immagini più belle del Bari 2009\2010:

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