L’inchiesta è partita in seguito ad una denuncia emessa da una persona coinvolta in un grave incidente stradale che aveva ottenuto inzialmente in primo grado, dal giudice di pace, 300 mila euro a titolo di risarcimento per i danni fisici riportati. In secondo grado, invece, Primo Scapellato, che era stato nominato perito del giudice, con la collaborazione di Giovanni Dell’Avvocato, secondo quanto ricostruito dall’accusa, avrebbe chiesto alla vittima del sinistro 20 mila euro per redigere una perizia tecnica favorevole, con l’acconto di 5 mila euro previsto sull’importo totale della presenta tangente.

I finanzieri avrebbero colto sul fatto Dell’Avvocato mentre, in un bar vicino al Policlinico, ritirava la somma. E’ stato in seguito arrestato con l’accusa di concussione e quindi posto agli arresti domiciliari. Allo stesso modo, ulteriori indagini sul caso, hanno sancito la misura cautelare anche per Primo Scappellato.

21 Marzo 2013

Claudia Caiati