Pacchi in ritardo o non consegnati da giorni e oltre il 40% dei clienti costretti ad affidarsi ad altri corrieri. Le proteste promosse da sindacati che trasportano le merci per SDA Express Courier in diverse realtà territoriali e che bloccano le merci stoccate negli HUB sta avendo forti ripercussioni anche sulla Puglia e sui circa 120 dipendenti delle cooperative che lavorano in appalto per SDA.

“Il sistema degli appalti al massimo ribasso – attacca la Filt Cgil Puglia – dove l’abbattimento dei costi è tutto sul lavoro e i diritti sta nuovamente manifestando tutta la precarietà che può generare. I lavoratori degli appalti chiedono di vedersi applicate le norme contrattuali ed avere garanzie di continuità occupazionale mentre i lavoratori dipendenti di SDA vogliono avere garanzia di continuità operativa e pretendono una direzione capace di dare continuità all’azienda e di superare un modello di terziarizzazione a basso costo che non può rappresentare alcun futuro”.

L’azienda ha lanciato in questi giorni sul sito il messaggio seguente “A causa di un
fermo improvviso nei centri di smistamento di Roma e Bologna, potrebbero
verificarsi ritardi nelle consegne. Abbiamo già predisposto le azioni necessarie a
contenere gli impatti e ripristinare l’efficienza del network con la massima
tempestività possibile. Ci scusiamo per i disagi che nostro malgrado si dovessero
verificare.

“Per questi motivi – conclude la Cgil Puglia – chiediamo che venga data soluzione al conflitto nel più breve tempo possibile, anche con il sostegno delle Prefetture, e che ci sia senso di responsabilità verso tutti gli anelli della filiera per un’azienda già in forte difficoltà. Mercoledì 27 settembre in concomitanza con la riunione tra sindacati e azienda a Roma terremo un’assemblea di tutto il personale per spiegare cosa sta accadendo per discutere di quale futuro per i lavoratori SDA e per l’indotto”.