Nei giorni di sciopero dei lavoratori Ikea di Bari, l’azienda svedese avrebbe assunto dei comportamenti scorretti pur di “mandare avanti la baracca”. Di seguito il testo inviato dai sindacati Filscam-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs che denuncia come Ikea abbia invalidato il loro diritto allo sciopero.

In riferimento alla vertenza per il rinnovo del contratto integrativo Aziendale Ikea e alla conseguente mobilitazione sindacale nazionale che ha determinato le giornate di sciopero del negozio di Bari nei giorni 2 e 3 agosto, abbiamo rilevato l’adozione da parte aziendale di misure organizzative tese a invalidare indebitamente gli effetti della protesta.

Nello specifico, abbiamo registrato in quelle giornate la sostituzione del personale in sciopero mediante attraverso l’utilizzo di lavoratori somministrati e di tirocini formativi anche oltre il normale orario di lavoro, il richiamo dei lavoratori in ferie e l’adibizione del personale contrattualmente inquadrato ai livelli II e III alle attività degli addetti alla vendita, prefigurando il genus del demansionamento. 

Peraltro il personale in servizio ha espletato ore di lavoro straordinario e i turni di lavoro sono stati gestiti derogando al riposo giornaliero delle 11 ore. 

Considerato il valore costituzionalmente garantito del diritto allo sciopero e l’illiceità di ogni eventuale comportamento teso alla sua compressione, siamo a chiedervi un immediato intervento, per quanto di vostra competenza, al fine di accertare quanto descritto“.