Sapete, quelle il cui capofamiglia cinquantenne, licenziato da poco, passa il suo tempo a cercare lavoro e intanto vive di espedienti. Da 50 giorni è nato Marco, il terzogenito. Un bambino destinato a soffrire fin dalla nascita;  costretto a stare bene, perché non ci sono i soldi per le visite specialistiche.

Ma se è così povero avrà le esenzioni per le visite e i medicinali (E01  e la E94). E certo che ce le ha. Il problema, come al solito, sono le liste d’attesa. Il pediatra ha prescritto a Marco –  come a tutti i bambini – la  “Diagnosi di routine post natale, Eco Anche e Bacino, Eco Renale” . Il pediatra, quando ha “fatto la ricetta”, ha anche detto alla rassegnata mamma di Marco: “Mi raccomando, va fatta entro i due mesi e mezzo di vita, altrimenti è totalmente inutile e se dovesse avere problemi…”

Se dovesse avere problemi che succede? Non si sa esattamente. la mamma, preoccupata, si precipita al Cup del poliambulatorio del suo paese. Avrebbe potuto prendersela con tutta la calma in considerazione del fatto che la prima data utile per l’ecografia è il 24 novembre, il giorno del sesto mese del piccolo Marco.

C’è l’ amico di un amico di un amico del pediatra, radiologo in una clinica privata, che riuscirebbe a fare l’ecografia a soli 50 euro. Un affare. Purtroppo, però, papà ha scelto di dare da mangiare al resto della famiglia. I soldi, pochi, sono finiti già il 14 luglio.

E allora figlio mio rassegnati anche tu e cerca di crescere bene, perché papà non può pagare l’ecografia.

Benvenuto in Italia, in Puglia e nella Asl di Bari.