Ase Manfredonia

Colpito al volto e allo sterno con scarpe antinfortunistica dalla punta di ferro. Vittima della brutale aggressione avvenuta il 2 luglio scorso a Manfredonia è Domenico Manzella, 55 anni, capo del personale dell’azienda Ase (Azienda servizi ecologici) cittadina. Mentre in sella al proprio scooter si stava recando al lavoro, Manzella sarebbe stato fermato da due persone, padre e figlio, entrambi dipendenti della stessa azienda Ase. Stando alla denuncia, il padre gli avrebbe detto: “Se oggi non cambi il turno a mio figlio, e viene lunedì mattina a lavorare, tu muori”. E Manzella avrebbe risposto: “Tuo figlio deve lavorare come tutti gli altri finché sarò il responsabile dei servizi”. Risposta che avrebbe fatto scattare la violenta aggressione con calci e pugni. I due presunti responsabili sono stati denunciati per lesioni personali. In un primo momento la vittima era stata sottoposta a cure mediche giudicate guaribili in 30 giorni ma, a distanza di una settimana “il quadro clinico si è aggravato e il 55enne aggredito dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione dello zigomo, oltre ad esami specifici per verificare se durante il pestaggio non siano stati lesi organi vitali”, fa sapere l’avvocato Fischetti.