Anche la Corte di Cassazione ha confermato il ‘no’ alla richiesta di Sabrina Misseri,  condannata all’ergastolo con sua madre Cosima Serrano perché giudicata colpevole di aver ucciso la cugina 15enne Sarah Scazzi, di ottenere un permesso premio per uscire dal carcere di Taranto. Per la Suprema Corte, Sabrina non avrebbe ancora compiuto una “rivisitazione critica” del suo “pregresso comportamento deviante” e ciò attesterebbe la sua pericolosità sociale. Sabrina Misseri aveva fatto ricorso in Cassazione contro l’ordinanza con la quale, il 12 aprile 2021, il Tribunale di Sorveglianza di Taranto aveva confermato la decisione del magistrato competente di non concederle il permesso premio. La difesa di Misseri, tuttavia, eccepiva che non era stato tenuto in considerazione il “positivo percorso penitenziario” compiuto dalla oggi 34enne. Ma per la Cassazione rilevanza va attribuita “al comportamento del condannato che risulti indisponibile al tentativo degli educatori di promuovere la riflessione sul vissuto connesso alle sue vicende penali”. Pertanto, sarebbe confermata “l’accertata persistente pericolosità sociale” di Sabrina Misseri.