Negli ultimi tempi si cercano fonti di energia rinnovabile per la salvaguardia del territorio, troppo spesso però l’installazione di pale eoliche potrebbe ledere il territorio, ma soprattutto la fauna.

È il caso di Spinazzola, comune della Bat, dove da alcuni anni ha nidificato, insieme ad altri falchi, anche il nibbio reale, un rapace classificato come specie protetta, come sottolinea anche Enzo Cripezzi della Lipu Puglia.

“Bisognerebbe ascoltare anche il parere dei cittadini prima di decidere di installare monumentali pale eoliche che deturpano il territorio e possono fare del male a tante specie protette come il nibbio reale. Ci sono delle normative che dovrebbero essere seguite. I residenti di Spinazzola non sono stati interpellati dall’amministrazione comunale che invece dovrebbe fare gli interessi della popolazione, non solo quelli economici”.

Questo tipo di rapaci, dopo lunghi mesi di migrazione, nidificano nella nostra regione come in altre località italiane. “L’Unione Europa sa benissimo della presenza di questo tipo di animali tant’è che si sono preoccupati di tutelare l’habitat, le aree riproduttive, di nidificazione e dormitorio dei falchi per evitare la totale estinzione” sottolinea il giornalista e scrittore Cosimo Forina.

“Per i rapaci rischiare di finire ghigliottinati dalle pale eoliche, perché scambiano il loro movimento con quello delle frange degli alberi mosse dal vento, è più che reale. Anzi drammaticamente certo. Questo spettacolo non comune, che si verifica nei cieli di Spinazzola, andrebbe segnalato in provincia, regione e ministero a scanso di pretese di istallazioni di torri alte come grattacieli con pale grandi come un Boeing 747. Per i falchi – conclude Forina – è inconciliabile convivere a Spinazzola con le torri industriali del vento nonostante le tante aspettative di chi sta puntando al business”.