Un uomo di 42 anni ha tentato di uccidere la moglie di 24 anni con un coltello da cucina. La donna è rimasta sfregiata in volto e il marito violento è stato fermato dalla Polizia, in  esecuzione di decreto emesso della Procura della Repubblica di Trani.

È accaduto in un appartamento del centro Canosa di Puglia la mattina del 17 agosto scorso. L’uomo (A.A. del 1979), di nazionalità marocchina, nel corso di una discussione con sua moglie (K.F.Z. del 1997), arrivata in Italia da poche settimane. A scatenare l’ira dell’aggressore, regolare sul territorio italiano, è stato il rifiuto della moglie a fare sesso. È per questo che l’ha aggredita tagliandole il volto e i capelli con il coltello da cucina.

Le urla hanno allarmato i vicini, che vedendo sangue ed un uomo fuggire hanno allertato la chiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti hanno constatato la gravità di quanto accaduto, avviando le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani in collaborazione con il Commissariato di Canosa e dirette dalla Procura della Repubblica di Trani. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Bonomo di Andria, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico – durato alcune ore – per le complesse ferite al volto oltre che su entrambi i dorsi delle mani.

Il responsabile ha cercato di far perdere le proprie tracce fuggendo dal luogo del delitto a bordo della sua autovettura. La fuga tuttavia è durata poco, perché l’aggressore è stato rintracciato a Ruvo di Puglia, dove è stato bloccato mentre si trovava sulla sua auto in una via del centro. Vano il tentativo di quest’ultimo di darsi nuovamente alla fuga per sottrarsi al controllo delle Forze dell’Ordine.

Condotto in Questura ad Andria, il ricercato è stato interrogato dal Pubblico Ministero e dal Dirigente della Squadra Mobile B.A.T., alla presenza del proprio avvocato di fiducia, fornendo la propria versione dei fatti, senza negare di aver accoltellato la propria moglie, tagliandole anche i capelli. Le perquisizioni eseguite hanno consentito di rinvenire nel portabagagli dell’auto condotta una bottiglia di disgorgante idraulico che contiene idrossido di sodio (commercialmente denominato soda caustica).

Gli elementi raccolti hanno consentito di emettere un Decreto di Fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’indagato, accusato di tentato omicidio e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al volto, che è stato prontamente eseguito alle prime ore del 18 agosto dalla Polizia di Stato, che lo ha condotto nel carcere di Trani, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo la convalida del fermo disposta dal Gip.