Nell’ambito del processo “Ambiente Svenduto” il pubblico ministero ha emesso 35 condanne per altri nove imputati, sanzioni pecuniarie e misure interdittive per le tre società Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici, con conseguente confisca degli impianti. La Corte d’Assise di Taranto ha stabilito una condanna di 22 e 20 anni di reclusione a Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva.

Condannato anche l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a tre anni e mezzo di reclusione. La condanna fa riferimento al processo “Ambiente Svenduto” per il presunto disastro ambientale causato dalla famiglia Riva durante la gestione dell’ILVA. L’ex governatore è accusato di concussione aggravata in concorso avendo esercitato pressioni sull’ allora direttore generale dell’ARPA PUGLIA per “ammorbidire” la posizione dell’agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’acciaieria tarantina.

“Nella speranza di una sentenza storica che restituisca giustizia alla città, il mondo dell’attivismo tarantino sente la responsabilità di presidiare questo importante momento. E’, inoltre, anche l’occasione per ribadire che vera giustizia sarà fatta solo quando quegli impianti, oggetto di reati così gravi, saranno chiusi definitivamente”.

Con queste parole i portavoce del movimento ‘Giustizia per Taranto’ insieme a cittadini e rappresentanti di altre associazioni, hanno tenuto un sit-in nei pressi della Scuola sottufficiali della Marina militare dove in mattinata è stata letta la sentenza di primo grado del processo chiamato “Ambiente Svenduto”. Il processo è incentrato sul presunto disastro ambientale causato dall’ex ILVA. All’interno del presidio sono presenti anche associazioni che si occupano della tutela della salute e dell’ambiente.

Tra i civili coinvolti ci sono circa 1000 persone, tra questi Vincenzo Fornaro, un ex allevatore che ha subito l’abbattimento di circa 600 ovini contaminati dalla diossina.

“È il giorno in cui si stabilirà dopo 13 anni chi ha ragione tra un manipolo di pazzi sognatori che continuano a immaginare un futuro diverso per questa città e chi resta industrialista convinto. Grazie a tutti quelli che in questi anni si sono battuti per arrivare a questo punto. Abbiamo fatto il massimo e continueremo a farlo”. Ha commentato l’allevatore.