Il rapporto tra medici e soccorritori in servizio alle Isole Treminti, nella postazione 118 di San Domino, sembra essere del tutto compromesso. La tensione è palpabile e rischia ormai di influire negativamente sulla serenità degli equipaggi. La situazione è stata denunciata con una pec inviata dai sindacalisti dell’Ugl alla Regione Puglia, al direttore generale della Asl Foggia e al responsabile del Coordinamento emergenza-urgenza foggiano. A testimoniare l’aria pesante ci sarebbero anche foto e video inequivocabili, che qualcuno starebbe pensando di allegare a un dossier da presentare alla Procura della Repubblica.

“Non possiamo fare la check list dei medicinali – denunciano il segretario regionale Ugl Sanità Giuseppe Mesto, il segretario provinciale Ugl Lorenzo Pellecchia e il rappresentante sindacale aziendale Leonardo Grassano – “alcuni medici tengono sotto chiave i medicinali, rendendo di fatto impossibile l’inventario indispensabile tra un turno e l’altro per constatare l’efficienza della forniture a bordo delle ambulanze”. Al soccorritore che chiedeva le chiavi per ottemperare a quanto previsto dal protocollo, un medico avrebbe detto testualmente: “Non serve, chiama i Carabinieri”.

“Manco fossero camerieri – tuona la Ugl – alcuni medici sono convinti che i soccorritori debbano sparecchiare anche le stoviglie dopo i loro pasti. Siamo all’assurdo e la cosa che più sconvolge è la mancanza di intervento da parte di chi avrebbe l’opportunità di intervenire”. C’è poi la questione relativa alla distanza tra la postazione del 118 e l’elisoccorso. “Qualche dottore – spiega il sindacato – pretende che i soccorritori facciano loro da autisti con l’ambulanza per portarli sulla pista e riprenderli, per coprire una distanza di appena 200 metri”.

In una occasione un soccorritore si era fatto autorizzare dalla centrale operativa per un cambio turno all’esterno, il medico, però, non sapeva dell’autorizzazione e per questo ha chiamato la centrale per segnalare l’assenza del membro dell’equipaggio chiamato su un intervento. Senza contare i problemi strutturali della postazione, come la mancanza di una porta tagliafuoco tra la vecchia e la nuova sede o, cosa ancor più grave, gli estintori scaduti nel 2016.

“La situazione rischia di sfuggire di mano – temono i tre sindacalisti Ugl – è necessario che il Presidente della Regione, il direttore generale della Asl di Foggia e il coordinatore del servizio 118 intervengano prontamente. I soccorritori sono esasperati, non vorremmo che tutto ciò possa compromettere il regolare svolgimento del servizio pubblico”.