«Esclusi per aver rispettato la Legge». Il commento dell’avvocato Salvatore Vilella, legale della Emervol Toritto che fino alla mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto aveva in gestione la postazione 118 di Grumo Appula per conto della Asl di Bari, è secco e pragmatico. L’Emervol Toritto è stata cancellata dal Registro Generale delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Puglia e dunque non può più occuparsi della postazione di Grumo, passata alla Emervol Bitetto, sebbene contro la cancellazione abbia opposto ricorso al Tar, tuttora pendente, e anche al Consiglio di Stato.

«La legge prevede che per l’espletamento del servizio 118 – ci ha spiegato l’avvocato Vilella – si devono avere quattro unità lavorative assunte. Queste quattro unità, assunte secondo la Legge 1171 del 2008, sono il motivo della esclusione della Emervol Toritto dalla postazione 118 di Grumo, ma anche la Emervol Bitetto ha i quattro dipendenti assunti».

Scusi avvocato, allora non ho capito.
«Sembra una barzelletta. Le due Emervol di Toritto e Bitetto sono nelle stesse condizioni, ma Toritto è stata esclusa. Di più, nelle stessa situazione sono tutte le associazioni che gestiscono le postazioni per conto della Asl. Il difetto che la delibera impunta alla Emervol di Toritto è lo stesso che impone la Legge regionale alle associazioni di volontariato, e di riflesso la convenzione, per espletare il servizio. Allora dobbiamo chiudere il 118».

«Ieri sera abbiamo dovuto prendere tutte le nostre cose e sgomberare la postazione – ci ha detto Nicla Daiello, presidente pro-tempore della Emervol Toritto – non mi va nemmeno di parlare. Oggi siamo col morale a pezzi, con tutti i debiti contratti per l’acquisto dei mezzi come la legge ci impone. In tutta onestà, mi sembra tutto illegale».

«Secondo loro non potevamo assumere ex volontari – prosegue – ma tutte le associazioni hanno ex volontari tra i dipendenti. Ora farò fare il controllo su tutti i dipendenti di tutte le associazioni che gestiscono in convenzione il 118».

«Alla Asl abbiamo ampiamente dimostrato che la situazione riguarda tutte associazioni del 118 – conclude l’avvocato Vilella – ma la Asl ha preferito comunque procedere, senza esitare nessun atto difensivo, formulato non solo nell’interesso dell’Emervol Toritto, ma dell’intera collettività pugliese che ogni giorno usufruisce del servizio, egregiamente svolto dai volontari e che recentemente ha dimostrato la sua validità nella strage ferroviaria tra Andria e Corato. Così la Asl ha ucciso il 118».