Nell’ambito della stagione teatrale del Comune di Bari – assessorato alle Culture in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, sabato 27 gennaio, in occasione della Giornata dalla Memoria, a partire dalle ore 11 il Teatro Piccinni ospiterà un’edizione speciale de La palestra, conferenza-spettacolo con la direzione artistica di Francesco Asselta.

La palestra è un’attività di formazione del pubblico rivolta ai giovani e a tutta la cittadinanza, un format di audience development (sviluppo del pubblico) declinato in veste di conferenza-spettacolo sui temi della stagione teatrale.

All’appuntamento parteciperanno 400 studenti delle scuole superiori di Bari, con la possibilità di accesso libero per il pubblico con biglietto da ritirare direttamente al botteghino del teatro fino ad esaurimento posti.

La giornata si aprirà con i saluti dell’assessora alle Culture Ines Pierucci e proseguirà con gli interventi di Francesco Signorelli, direttore di Neurochirurgia del Policlinico di Bari, di Matteo Nucci, scrittore, con le letture di Stella Addario e Flavio Albanese, curate da Marinella Anaclerio, e con gli interventi musicali di Mirko Signorile al pianoforte.

“Come in ogni replica de La Palestra, l’esigenza non è quella di soffermarsi su ciò che è già percepito come conosciuto, consueto o convenuto – spiega Francesco Asselta -. Per questo anche stavolta gli inviti sono stati recapitati a personalità della scienza, dello spettacolo e della cultura assolutamente lontane dal solco del conosciuto, del già detto. Così, mentre da un lato il prof Francesco Signorelli si soffermerà sul funzionamento neurologico della memoria negli esseri umani, Matteo Nucci, scrittore e grecista per passione, ragionerà sul sogno di Achille e sul nepente di Elena, che impedisce l’eccesso di memoria e di dolore (che diventa vendetta), così da far riferimento poi a quell’oblio necessario alla memoria per essere misurata e consentire la pacificazione. Mentre gli attori Stella Addario e Flavio Albanese ci racconteranno una storia apparentemente lontana dalla tragedia della Shoah ma ad essa intimamente collegata – la storia del chimico ebreo Fritz Haber, lo scopritore del funzionamento dello Zyklon B, usato nelle camere a gas, e di sua moglie Clara Immerwahr -, il compositore e musicista Mirko Signorile ci condurrà nella sua ricerca della musica yiddish”.

“La Memoria non solo riguarda il passato ma, per dirla con le parole di Calvino, “lo contiene come le linee d’una mano”, scritta negli spigoli della storia i cui segmenti sono fatti di graffi, seghettature, intagli, virgole – commenta Ines Pierucci -.

La stagione di prosa del Comune di Bari è ormai un progetto che ospita non solo la programmazione di spettacoli e importanti produzioni ma che si caratterizza sempre più per l’interdisciplinarità dell’offerta e la trasversalità del pubblico, affinché la cultura restituisca pienamente la capacità di leggere i segni dei tempi e di intravedere il probabile futuro mentre si fa presente.

Oggi è ancora più necessario ricordare la Shoah e valorizzare la Memoria quale atto di pace per sottolineare quanto la violenza sia sempre stata e rimarrà debole. La pace, invece, è radicale: occorre molta più forza per risolvere pacificamente questioni che ancora oggi mettono a rischio il diritto alla vita di milioni di persone”.