Le “Libertà negate” ai bambini e alle bambine, agli adolescenti, alle donne, ai malati, in famiglia e nello sport, si parlerà di questo durante la quarta edizione del festival “Il Diritto in Piazza”, organizzato dal Centro Studi Sapere Aude in programma dal 6 all’8 ottobre a Bitonto con più appuntamenti divisi fra piazza Aldo Moro, il Teatro Traetta e il Torrione Angioino, tutti ad accesso libero.

Tantissimi ospiti come Michele Ainis, Farian Sabahi, Beppino Englaro, Nichi Vendola, i Mons Giuseppe Satriano e Francesco Savino e ancora Loredana Capone, Antonio Decaro, Francesco Pappalardo, Piero Rossi, Michele Emiliano. Con loro giuristi, politici e personalità dello spettacolo e della società civile. L’evento, affermatosi rapidamente come riferimento per cittadini “assetati di Diritto”, toccherà il tema complesso e delicato delle “Libertà negate” attraverso dibattiti, spettacoli teatrali e appuntamenti sportivi. La sfida del Festival è parlare dei diritti poco rispettati dal sistema nella maniera più chiara e completa possibile.

Un festival unico nel meridione che porta tra la gente comune importanti temi giuridici ed economici che interessano il vivere quotidiano e che quasi sempre, invece, restano rinchiusi all’interno delle mura degli studi professionali o delle aule di giustizia. “Il Festival nasce – spiega l’avvocato Michele Coletti, presidente dell’associazione bitontina “Sapere Aude” – dalla volontà comune dei nostri associati di porre le esperienze e le capacità maturate e nella professione forense, al servizio di un percorso scientifico interdisciplinare, che possa essere fecondo non solo per i giovani professionisti, ma anche come offerta di un utile servizio alla collettività”.

                               

Il Diritto in Piazza” sarà inaugurato venerdì 6 ottobre alle 17 nel Teatro Traetta da, fra gli altri, Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto, seguirà un dibattito moderato da Giuseppe De Filippi, vicedirettore del TG5, con lo scrittore e costituzionalista Michele Ainis, Beppino Englaro, padre di Eluana e presidente dell’associazione “Per Eluana”, socio onorario della Consulta di Bioetica di Milano, e Mons Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e Vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza Episcopale Italiana. Sabato 7 ottobre si inizia la mattina parlando di “Libertà e disagio giovanile” con, Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ignazio Abbadessa, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica del Tribunale di Bari e Francesco Bellinoprofessore ordinario di Filosofia morale, Etica della comunicazione e      Bioetica dell’Università Lum. Modera Salvatore D’Aluiso, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari. Nel pomeriggio (ore 17, teatro Traetta) si parlerà di “Libertà negate alle donne” con la scrittrice iraniana Farian Sabahi, l’arcivescovo Giuseppe Satriano e Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia. Modera Carmela Formicola, gionalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Il sabato si conclude alle 20.30 con uno spettacolo di danza tra terra e aria “Il silenzio dei diritti negati”, che porta la firma di Elisa Barucchieri, con la compagnia ResExtensa. La mattina di domenica 8 ottobre, a partire dalle ore 10, ci saranno più eventi in contamporanea tra piazza Aldo Moro, il teatro Traetta e il Torrione Angioino per affrontare il tema delle Libertà negate nello sport, con i bambini e le bambine e, grazie alla collaborazione della Cooperativa Sociale ZIP.H, nel campo della disabilità. Nel pomeriggio alle ore 18 si parlerà del diritto alla famiglia con Nichi Vendola, don Angelo Cassano, referente di Libera Puglia, il magistrato Emanuela Pinto e Vincenzo Muscatiello, professore ordinario di Diritto Penale Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Modera la giornalista Nica Ruggiero. Saluti finali con Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia. Il festival si conclude con “E sognò la libertà”, un viaggio poetico e musicale fra le pagine e le canzoni che hanno saputo raccontare il valore della libertà, di e con Cosimo Damiano Damato e Pierdavide Carone.