Prosegue domenica 6 agosto, alle 21.00, nella Chiesa dello Spirito Santo, in via Napoli 103, a Santo Spirito (Bari), il “SSaCMU – Sacred Serious and Comic Music Festival (Barisien Napolitain, e oltre) dell’EurOrchestra da Camera di Bari” creato nell’ambito dell’accordo di programma Mic-Comune di Bari per l’avviso pubblico “Le Due Bari 2023”, con la direzione Artistica di Francesco Lentini. Il concerto sarà preceduto, alle 19.30, da un laboratorio inclusivo a cura della Star Gate Universal Service adv.

Il concerto, dal titolo “I Veneziano, una Cantata Sacra in lingua spagnola, e Histoire di Cecchina”, propone, come prime esecuzioni assolute nei tempi moderniin nuove vesti e in nuove partiture, realizzate dalla compositrice barese Angela Montemurro, musiche dei nostri Maestri pugliesi di Scuola napoletana.

«Si tratta di musiche di ispirazione seria, o addirittura sacra, o di vena comica, tratte da antichi manoscritti o antiche edizioni a stampa, e mai eseguite nei tempi moderni, scritte dai nostri antichi maestri, detti e riconosciuti come appartenenti alla “scuola napoletana”, ma che in effetti fanno parte di dinastie musicali, originarie del territorio barese o pugliese, nelle quali l’arte della composizione e della interpretazione si è mutuata da padre a figlio a nipote, come nella stirpe originaria di Bisceglie dei Veneziano, Gaetano e Giovanni ,il primo nato a Bisceglie nel 1656, e il secondo, suo figlio, nato a Napoli nel 1683, attivi a Napoli come Maestri della Cappella Reale e come compositori di opere soprattutto sacre» spiega Angela Montemurro.

Il programma del concerto prevede nella prima parte l’Adagio Fugato di Gaetano Veneziano, e di Giovanni Veneziano una breve Sinfonia per Orchestra seguita dall’aria “Che gran tormento che gran cordoglio” inserite nell’oratorio “Giovanni Giusto” e affidate prima all’orchestra e poi al Basso Antonio Stragapede. Del grande Leonardo Leo nato a San Vito dei Normanni nel 1694 e vissuto a Napoli dove raggiunse fama e ricchezza sarà poi eseguita dalla voce di Antonia Giove, Soprano, una Cantata Sacra al Santissimo Sacramento, dal titolo “De Dios el afecto procura mostrar” scritta in lingua spagnola, in omaggio al casato dei Borbone, regnante a Napoli, che aveva nominato Leo Primo Maestro della Reale Cappella. La seconda parte del programma vedrà l’esecuzione di “Histoire di Cecchina”, un pastiche creato ai giorni nostri da Angela Montemurro unendo due storie musicate, su testi di Goldoni, da Niccolò Piccinni (il più famoso dei nostri compositori di scuola napoletana): La Cecchina o La Buona Figliola, del 1760, e la Buona Figliola Maritata, del 1770, che altro non è che il seguito della prima opera. Come in una fiction televisiva, anche Piccinni si è divertito a musicare a puntate la storia di Cecchina, dapprima giardiniera e povera, poi ricca Marchesa per matrimonio, che rischia di tornare indietro, nella scala sociale, e di essere estromessa dal suo ruolo conquistato a fatica, per incomprensioni con il marito e per l’invidia delle dame di compagnia da cui è attorniata. La storia di Cecchina sarà affidata, come racconto, alle voci narranti di Leo Lestingi e Valerio Giorgio, e nelle parti vocali ai Soprani Miryam Marcone (Cecchina giardiniera e Marchesa Marianna) e Antonia Giove (Sandrina cameriera); al mezzosoprano Valentina Patella (Paoluccia contadina); al tenore Federico Buttazzo (Marchese della Conchiglia); al basso Antonio Stragapede (Mengotto contadino); e al Basso-baritono Pietro Barbieri (Tagliaferro Corazziere tedesco). L’orchestra si presenterà in una formazione inedita, con due pianoforti o pianoforte a quattro mani, quintetto o settimino di fiati, e doppio Quartetto di Archi. Angela Montemurro e Elisabetta Pani Maestre al cembalo. Dirige il Maestro Francesco Lentini.

Prima del concerto alle 19.30 a cura della Star Gate Universal Service adv, si terrà un laboratorio inclusivo. Pietro Battipede, già questore della polizia di Stato, coadiuvato da professionalità dell’EurOrchestra, tratterà il tema: “Il concerto come occasione di conoscenza dei propri stati emotivi e di sviluppo della propria capacità empatica”.

Ingresso libero sia per il laboratorio che per il Concerto.