Che sagra del fungo cardoncello sarebbe senza scarpetta? Non potevamo negare ai tanti visitatori arrivati a Ruvo, per la quarta tappa dell’attesissima sagra, il piacere di intingere un pezzo di pane croccante nel saporito sughetto. Per questo motivo, il pane casereccio lo abbiamo portato noi, direttamente dal forno di Francesco a Modugno. Si tratta solo di un paio di quintali, quel che basta insomma.

Abbiamo assaggiato le prelibatezze cucinate dai ragazzi dell’Istituto alberghiero di Molfetta, sotto l’attenta guida dei loro prof, la carne doc di Fasano e l’imperdibile cardoncello con salsiccia e rape. Ci siamo sacrificati per voi, qualcuno d’altronde doveva pure farlo. Dieta in fumo, almeno per una sera.

“Realizzare questa festa in una città così bella è un connubio vincente” ha affermato il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco. Ne è certa anche l’Assessore alla Cultura, Monica Filograno, che ritiene queste iniziative essenziali per dar rilievo all’economia e alle potenzialità culturali del paese. “Questa festa attira tanti visitatori e inaugura una gli eventi che si terranno in occasione delle festività natalizie, il 7 dicembre verranno accese le luminarie”.

Dai mangiatori di fuoco e gli sbandieratori allo splendore della cattedrale, dalle opere d’arte del pittore Pasquale Leonetti ai piatti d’eccezione del ristoratore Franco Barnoco. Il viaggio tra i sapori e i profumi della Murgia prosegue, non perdetevi il prossimo appuntamento, il cardoncello fa tappa a Gravina.