«Chiediamo che entro la fine della legislatura il Consiglio regionale approvi definitivamente il Piano Amianto, riadottato in Giunta dopo essere stato sottoposto a una lunga valutazione ambientale strategica, per porre in essere tutte le azioni necessarie a garantire il censimento, la bonifica e lo smaltimento del materiale contenente la fibra killer».

È il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, in seguito alle indagini compiute dal Comando della Stazione di Bari del Corpo Forestale dello Stato che, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, ha individuato rifiuti speciali e amianto tombati in una vasta area in località Santa Fara del Comune del capoluogo. In Puglia, dei 1.750mila metri cubi di amianto stimati, circa 506mila sono presenti nella sola provincia di Bari, pari al 28,95% del totale.

Lo scorso dicembre Legambiente Puglia ha lanciato la campagna Puglia Eternit Free, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e con il supporto tecnico della Teorema Spa, con l’obiettivo di informare i cittadini sui rischi derivanti dall’amianto e di censire le piccole quantità di amianto così come disposto dalla legge n. 257/92 e dallo stesso Piano Regionale Amianto della Regione Puglia.

Ad oggi sono oltre 50 le amministrazioni comunali che hanno aderito e altrettanto numerose le chiamate al numero verde appositamente istituito (800 131 026) a cui cittadini ed enti possono rivolgersi per richiedere un sopralluogo tecnico gratuito al fine di censire l’eventuale presenza di materiali e/o manufatti contenenti amianto e illustrare le opportune procedure da adottare per rimuovere l’asbesto riducendo l’impatto sulla salute.