In queste prime ore della giornata la Guardia di Finanza di Monopoli (Ba) sta eseguendo a Polignano a Mare arresti e misure cautelari nei confronti di dieci persone, nell’ambito dell’operazione denominata “Amici Miei”. Si ipotizzano reati contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica, nell’ambito di appalti. A breve aggiornamenti.

Aggiornamento: Sono 24 le persone indagate nell’inchiesta che oggi, 21 aprile, ha portato la Guardia di Finanza di Monopoli a eseguire l’arresto ai domiciliari anche del sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, e del vicesindaco (con delega ai lavori pubblici) Salvatore Colella, insieme ai dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro. Misure interdittive (divieto di contrarre con la pubblica amministrazione) sono state invece notificate a 5 imprenditori. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione (non riconosciuto dal gip Angelo Salerno nell’ordinanza cautelare), concorso in peculato e turbativa d’asta, falso ideologico, rivelazione del segreto d’ufficio, omissione di ufficio, subappalto illecito. Sono 9 le gare su cui sarebbero state accertate irregolarità, 6 quelle contestate dalla Procura nella richiesta d’arresto, per un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro. I vicepresidenti ANCI Puglia Ettore Caroppo, Massimo Colia e Francesco Zaccaria esprimono “vicinanza umana al presidente Domenico Vitto, certi che saprà dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Anci Puglia ripone massima fiducia nell’operato della Magistratura affinché possa fare chiarezza in tempi brevi sui fatti”. Reazioni anche dalla Lega Puglia: “Per la Lega è inderogabile il principio garantista di presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. Quindi a differenza della sinistra non speculiamo su vicende ancora da provare come quella degli arresti avvenuti questa mattina a Polignano. Non possiamo non rilevare però, che nella sinistra di Emiliano spira un clima da disfida interna che sta facendo male a tutta la comunità pugliese”. Questo dichiarano i parlamentari pugliesi della Lega Marti, Tateo e Sasso.