Due cortei di centinaia di persone hanno percorso ieri, 19 marzo, la distanza fra Gravina in Puglia e Altamura per manifestare contro la guerra in Ucraina, a favore della pace e del disarmo. I partecipanti hanno raggiunto un luogo simbolo del territorio murgiano, il Campo 65, uno dei più grandi campi di prigionia della seconda guerra mondiale. Il campo venne istituito nel 1942 e accolse fino a 12.000 prigionieri, il più grande d’Italia; nel ’43 divenne campo di addestramento per partigiani jugoslavi, dal ‘50 al ’62 centro di raccolta profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla costa Dalmata, dall’Africa, dall’Egeo. Durante gli anni della Guerra Fredda, inoltre, la Murgia è stata sede di basi missilistiche. “Veniamo fuori da una pandemia e ci ritroviamo con una guerra mondiale, perché questo non è solo un conflitto Russia-Ucraina”, fra i commenti raccolti. “Don Tonino Bello diceva: se vuoi la pace, prepara la pace. Invece noi mandiamo armi. Le armi non vanno né vendute né comprate”, dichiara un altro manifestante. A partecipare sono state numerose associazioni, sindacati, studenti, cittadini e anche ucraini da poco giunti in Italia.