Negli ultimi anni il tasso di suicidi è cresciuto in modo esponenziale, tra le cause sono facilmente individuabili la crisi economica, problemi di salute, dipendenze da droghe o alcool, ma i fattori possono essere davvero tantissimi, tuttavia spesso i suicidi possono essere prevenuti semplicemente con l’ascolto.

Infatti, l’individuo che si trova in questa specie di “zona grigia” non è compreso in modo adeguato da chi gli sta attorno, ed è qui che il progetto “Momo” trova la sua validità. Un numero telefonico, 0805842660, che sarà attivato tra pochi giorni,  dove dall’altra parte della cornetta ci sarà un volontario, appositamente formato, pronto ad ascoltare senza giudicare, e capace di un aiuto concreto. Il tutto coperto dal più totale anonimato, sia per chi chiama e sia per chi risponde.

Fondamentale è dunque il ruolo del volontario preposto alla rete telefonica, infatti chiunque può proporsi alla “mansione” ma dovrà seguire un corso di formazione, e anche una volta ritenuto idoneo dovrà frequentare seminari volti al miglioramento del servizio svolto.

“Ascolto” dunque, innanzi tutto con il cuore, è il messaggio che la dott.ssa Rosa Pinto ha voluto trasmettere durante tutta la presentazione, avvalendosi anche della proiezione di parti del film dal quale è tratto appunto il nome dell’iniziativa. Momo era infatti una bambina, che parlava poco ma che ascoltava tanto, che grazie al suo silenzio aiutava chi aveva bisogno di lei. Ed è questo quello che cercheranno di fare i volontari: ascoltare coloro che “Voltano le spalle alla vita”, che nella maggior parte dei casi vogliono vivere ma hanno bisogno di vedere accolti i loro segnali di aiuto.

Anche l’assessore al Welfare il dott. Abbaticchio, ha accolto con grande gioia il progetto, sottolineando che iniziative del genere sono necessarie in una società civilizzata, e accrescono sopratutto chi aiuta.

Per maggiori informazione anche sui corsi è possibile contattare l’ANTEAS (3206963803) e C.S.M Bari est (080 584 2642).

Valentina Piccoli