Ilva is an industrial plant that mainly deals with steel production and transformation. Ilva is at the center of a vast debate about its environmental impact both in Taranto and in Genoa. Its emissions have been the subject of several criminal proceedings for pollution that have ended in some cases and degrees of judgment with the conviction of Emilio Riva and other executives. Pictured: the Mining Park of the Ilva plant in Taranto, Puglia, Italy.

Nella giornata di ieri, il Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri di Lecce ha compiuto un passo significativo nell’indagine sulle emissioni dello stabilimento siderurgico di Taranto. Su ordine dei pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo, i carabinieri si sono recati negli uffici e nelle sedi dell’ex Ilva, ora oggetto di indagini relative alle emissioni, in particolare nella zona cokeria e per quanto riguarda il benzene.

L’operazione è parte di un’inchiesta che ipotizza i reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. La preoccupazione principale è stata rivolta ai livelli di benzene, composto chimico noto per i rischi per la salute umana.

Negli ultimi mesi, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) Puglia ha segnalato diversi picchi periodici di benzene nella zona, anche se non sono stati superati i valori soglia stabiliti dalla normativa vigente. Nonostante questo, l’attenzione sulle emissioni tossiche è cresciuta, portando alle indagini in corso.

La questione ha ottenuto risonanza anche a livello amministrativo, quando il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, nel maggio dello scorso anno, emise un’ordinanza di fermo dell’area a caldo. Tale ordinanza richiedeva interventi immediati sulla riduzione delle emissioni. La situazione è diventata oggetto di controversie legali con il ricorso presentato da Acciaierie d’Italia e Ilva in Consiglio di Stato.

La vicenda ha attirato l’attenzione della Corte di Giustizia europea in relazione al tema del danno sanitario derivante dai livelli di inquinamento da benzene. Il Tar di Lecce, affrontando questa delicata questione, ha concesso la sospensiva e ha rinviato ogni determinazione, attendendo il pronunciamento della Corte di Giustizia europea.

La situazione continua a evolversi, con la comunità locale e le autorità in attesa di ulteriori sviluppi in questa delicata vicenda ambientale che coinvolge uno degli stabilimenti industriali più importanti d’Italia.