Continuano le indagini in merito alla tragedia del 7 settembre scorso, giorno in cui si è spento il 29enne albanese Aldo Gjoka vittima di un incidente stradale con la sua Yamaha 690 Mtm all’altezza di Torre Specchia, lungo la litoranea Otranto-San Cataldo. Il violento scontro è avvenuto con il conducente di una Jaguar, il 44enne albanese residente ad Otranto Rezerat Turku. Quest’ultimo, si è scoperto, guidasse sotto l’effetto di cocaina, cannabinoidi ed era ubriaco; il tutto ad una velocità di 120 chilometri orari, cioè ben oltre il limite di 50. Il conducente per il momento resta ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.

La ricostruzione dell’incidente

L’automobilista, giunto nei pressi di Torre Specchia, dopo aver superato una curva all’altezza di via Plutone, avrebbe invaso la corsia opposta andando a sbattere contro la Yamaha 690 Mtm guidata dallo sfortunato centauro. “Aldino”, così chiamato dai suoi amici, venne sbalzato dalla sella e proiettato a circa 20 metri di distanza dalla zona dell’urto, finendo all’interno del giardino di un’abitazione. La moto prese fuoco e il ragazzo morì sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Turku, invece, se la cavò e, ricoverato in ospedale, risultò positivo alla cocaina e ai cannabinoidi.