La tragedia del 9 febbraio scorso, notte del ritrovamento in una campagna di Santeramo in Colle del corpo carbonizzato della 55enne Michelle Baldassarre, continua a destare i sospetti dei familiari. Gli avvocati di questi ultimi, si sarebbero, infatti, opposti alla richiesta di archiviazione per suicidio presentata a luglio dalla Procura di Bari. Per mesi il pm Baldo Pisani ha condotto le indagini sulla morte della donna ipotizzando il reato di istigazione al suicidio a carico di ignoti sia sulla base dell’autopsia sia su altri elementi raccolti, come le conversazioni con i familiari.

Marito a processo

I legali delle figlie e delle sorelle della vittima, Michele Laforgia e Maria Pia Vigilante, si sono opposti richiedendo ulteriori indagini. Avrebbero, infatti, richiesto l’acquisizione della copia forense del cellulare del marito, Vito Passalacqua, attualmente sotto processo per i maltrattamenti a danno dell’ex moglie per i quali è ai domiciliari da dicembre 2022. Passalacqua verrà ascoltato in aula il prossimo 2 novembre.