Sempre più controlli della Polizia sui “fake taxi” o, per meglio dire, sui noleggi con conducente senza alcuna autorizzazione o in violazione alle prescrizioni previste per chi esercita tale attività con una licenza. Ben 8 contestazioni negli ultimi 20 giorni da parte degli agenti, appostati in varie località nel barese ma, quasi sempre a colpo sicuro in irregolarità che partono dall’Aeroporto Internazionale di Bari Palese-Karol Wojtyla per “acchiappare” i turisti.

Le irregolarità degli ultimi 20 giorni

Il 4 settembre è stato sorpreso un Mercedes Vito con 5 passeggeri trasportati da Taranto a Bari e un Opel Vivaro con 2 passeggeri in viaggio da Aeroporto Karol Wojtyla ad un b&b di Ostuni – informa la Polizia Locale –. Il 5 settembre un Mercedes con due passeggeri dall’Aeroporto. L’11 settembre un Fiat Scudo con 6 passeggeri in viaggio dall’Aeroporto al Centro città, dove avrebbero noleggiato una vettura senza prenotazione. Il 13 settembre trovato in Aeroporto un Mercedes E250 con 2 passeggeri diretti verso Cerignola e un altro veicolo con 4 passeggeri diretti a Savelletri. Il 17 settembre Mercedes che dal Porto di Bari trasportava 4 passeggeri verso Caserta. Il 23 settembre sorpreso in Aeroporto un veicolo con 3 passeggeri stranieri provenienti da Otranto. Ieri 25 settembre, infine, è stato intercettato in Aeroporto un veicolo con 2 passeggeri diretti verso Monopoli“.

Nelle diverse circostanze – precisa la Locale – emergeva sempre l’esercizio di attività noleggio con conducente senza la necessaria autorizzazione o in violazione delle prescrizioni previste dalla Legge. La sanzione pecuniaria prevista dal codice della strada prevede come sanzione accessoria la sospensione del documento di circolazione da 2 a 8 mesi. Dai controlli degli ultimi mesi, emerge una situazione di irregolarità diffusa soprattutto per le destinazioni o gli arrivi da fuori città di Bari che renderebbe necessaria un’attività di controllo più estesa e mirata in tutta la Regione, a garanzia della tutela degli utenti che utilizzano servizi pubblici di trasporto, ma anche a tutela di chi esercita l’attività di trasporto pubblico nel rispetto delle regole“.