foto di repertorio

Il corpo carbonizzato ritrovato ieri, 24 luglio, in un’auto elettrica nel parcheggio del centro commerciale Mongolfiera in zona Santa Caterina a Bari, sarebbe di un uomo di 59 anni di Matera. La vittima, affetta da disabilità, è stata riconosciuta mediante alcune informazioni in possesso degli inquirenti e le pochissime tracce rimaste sull’asfalto. L’esplosione del veicolo ha causato un incendio che ha logorato completamente il cadavere e il mezzo. Al momento sarebbe da escludere la pista dell’omicidio e del suicidio, più probabile invece si sia trattato di un guasto di qualche componente dell’auto, dovuto probabilmente ad alcune modifiche che lo stesso proprietario aveva apportato.

Stando alle ricostruzioni sembrerebbe che la citycar elettrica fosse piuttosto particolare perché munita anche di un motore a scoppio, dei pannelli solari montati sul tetto e varie batterie, tutti pezzi montati dall’uomo forse per far durare più a lungo la carica e poter utilizzare per più tempo il veicolo. Modifiche che potrebbero aver danneggiato l’auto, innescando l’esplosione. Il 59enne pare fosse stato notato spesso a bordo della sua bislacca macchina e per questo motivo fermato dalle Forze dell’Ordine; questi ultimi però non avrebbero mai riscontrato irregolarità durante i controlli.