I Carabinieri del comando provinciale di Bari, con il supporto dei reparti competenti per territorio, hanno arrestato 12 persone ritenute vicine all’articolazione “Enziteto” del clan Strisciuglio. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, sono scattate questa mattina, 19 giugno, ai danni di soggetti ritenuti responsabili di estorsione continuata in concorso, aggravata dal metodo mafioso e operanti nei quartieri baresi San Pio, Santo Spirito e Palese.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotte nel periodo dal febbraio 2023 ad oggi dal reparto operativo nucleo investigativo di Bari, mediante osservazione, controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito alle attività illecite poste in essere dall’articolazione “Enziteto” del clan Strisciuglio, che sembrerebbe capeggiata da Saverio Faccilongo detto “benzina”, che, nel corso degli anni in modi e tempi diversi avrebbe messo in atto estorsioni con modalità di condotta tipiche dell’associazione mafiosa. Gli accusati sembrerebbe richiedessero prestazioni lavorative gratuite, da effettuare su veicoli a bordo dei quali si trovavano persone palesemente armate di pistola, oppure pretestuosi risarcimenti per riparazioni asseritamente eseguite male. In particolare, dopo aver richiesto ed ottenuto mano d’opera di ripristino della carrozzeria dei propri veicoli, anziché pagare, dopo qualche giorno, ritornavano lamentandosi della scarsa qualità dei lavori, pretendendo non solo di non pagare nulla, ma addirittura la consegna di denaro.

Nel corso delle attività, già nel mese di febbraio scorso, i Carabinieri avevano arrestato 2 persone in flagranza di reato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un terzo indagato. Le successive indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti attinti oggi dalla misura cautelare, tra cui alcuni già detenuti per altra causa.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.