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Francesco Sebastio, sottoufficiale della Marina Militare originario di Taranto, è morto lo scorso 20 gennaio nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, a distanza di tre settimane dalla prima dose di chemioterapia a cui si sarebbe sottoposto nello stesso nosocomio. Un decesso sospetto secondo la Procura di Lecce; per oggi pomeriggio, 6 febbraio, è stata disposta l’autopsia sul corpo di Sebastio, che verrà effettuata dal medico legale Biagio Solarino, insieme a Vincenzo Pavone, specialista in ematologia presso il “Cardinale Panico” di Tricase. Il pm Alessandro Prontera ha iscritto nel registro degli indagati 11 persone, tutte in servizio nella struttura sanitaria leccese e accusati dei reati di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.

Stando alle indagini pare che il 59enne il 30 dicembre scorso si sia sottoposto in quell’ospedale alla chemioterapia e da quel momento le sue condizioni sembrerebbe siano peggiorate, a tal punto da essere necessario il ricovero. Nonostante i tentativi dei sanitari, il militare non ce l’ha fatta e si è spento. Tanta la rabbia dei familiari dell’uomo che hanno denunciato l’accaduto, sperando di poter fare chiarezza sul decesso.

Toccherà ora agli esperti verificare entro 60 giorni se i trattamenti diagnostici e terapeutici ricevuti dal defunto presso strutture sanitarie pubbliche e o private, siano stati effettuati in maniera adeguata al caso specifico da parte del personale sanitario che lo ha avuto in cura. Nella giornata di oggi, 6 febbraio, si è tenuta l’udienza davanti al magistrato in cui sia gli indagati che la moglie e i due figli del defunto hanno nominato i propri consulenti di parte.