Niente Imu per Punta Perotti, costruita da Sud Fondi: la società del gruppo Matarrese che non dovrà pagare per i terreni dove furono realizzati gli edifici abbattuti nel 2006. La Corte di giustizia tributaria di secondo grado ha preso una decisione definitiva, accogliendo i ricorsi presentati dall’azienda, che ora si trova in liquidazione.

Il contenzioso, dal valore di 8 milioni di euro e presentato dinanzi ai giudici tributari, riguarda sei annualità, dal 2012 al 2018. Il Comune ha chiesto il pagamento dell’Imu portando in causa gli avvisi di accertamento e lo ha fatto attraverso una considerazione in particolare, ovvero la previsione del piano regolatore che pone i terreni di Punta Perotti tra quelli edificatori. L’azienda, invece, ha evidenziato che la lottizzazione prevista nell’area non risultasse essere più valida poiché annullata nei procedimenti giudiziari precedenti. La Corte di giustizia tributaria di secondo grado mette fine al contenzioso, definendo tre sentenze per la Sud Fondi, che la esenta dal pagamento dell’Imu per i suoli in questione. La Corte, ha così determinato il futuro dell’area, che stabilisce ancora una volta quella di Punta Perotti, una zona adibita a parco urbano, grazie anche alle delibere delle amministrazioni locali e pronunce giudiziarie. Inoltre, si è giunta alla conclusione sulla assoluta inedificabilità dei suoli.

La zona è compresa fra quelle dove l’amministrazione cittadina con i fondi del Pnrr realizzerà il più grande parco urbano di Bari. Con lo strumento della perequazione, i proprietari dei terreni della lottizzazione di Punta Perotti potranno costruire altrove con una riduzione delle volumetrie. Da quanto è emerso dalle tre sentenze emanate dalla Corte, la Sud Fondi potrebbe essere chiamata a pagare l’Imu solo per i terreni agricoli ma con un meccanismo di compensazione, considerando, secondo quanto ragionato dai giudici, che l’area è utilizzata come parco comunale.