Tra le 57 persone arrestate oggi, 20 aprile, dai carabinieri del Ros a Napoli con l’accusa di agevolare il clan Moccia, ci sono anche Pasquale Finocchio, ex consigliere comunale di Bari, e Andrea Guido, ex assessore nel Comune di Lecce, attualmente consigliere d’opposizione. Al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, oggi sono state eseguite 36 ordinanze in carcere, 16 ai domiciliari e 5 divieti temporanei di esercitare attività d’impresa.  Il gip Maria Luisa Miranda contesta, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione, favoreggiamento, tutti reati aggravati dalla finalità di agevolare il clan Moccia. Inoltre, il Gico della Guardia di finanza ha notificato altri due divieti temporanei di esercitare attività d’impresa e sequestrato, d’urgenza, beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo pari a 150 milioni di euro.

In merito ai due politici pugliesi coinvolti, le misure riguardano ipotesi di reato attinenti ad appalti in favore di personaggi riconducibili al clan Moccia. Finocchio, finito ai domiciliari, è accusato di traffico di influenze per una vicenda del 2017. “Finocchio – dice il suo avvocato, Roberto Eustachio Sisto – renderà puntuale interrogatorio, chiarendo con la massima serenità tutti i fatti e così dimostrando la propria totale estraneità”. Guido,  consigliere comunale di opposizione di Lecce ed ex assessore all’Ambiente della giunta Perrone, è finito agli arresti domiciliari per corruzione: sarebbe stato contattato per favorire un’impresa, legata proprio al clan Moccia, per un appalto comunale per lo smaltimento di olii esausti. “Si è appreso da notizie di stampa di un’indagine condotta dalla Procura di Napoli che vede coinvolto il consigliere comunale di Lecce Andrea Guido. Nel confermare piena fiducia nella magistratura e nel suo operato, auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi brevi su questa vicenda giudiziaria e che Andrea Guido possa dimostrare la sua estraneità a qualsivoglia condotta illecita. Restando in attesa di possibili sviluppi e di meglio conoscere i termini dell’indagine, Fratelli d’Italia ha deciso di sospenderlo con effetto immediato dal Partito trasferendo contestualmente l’esame della sua posizione agli organi competenti nazionali”: così dichiarano Saverio Congedo e Antonio Mazzotta, coordinatori provinciale e comunale di Fratelli d’Italia Lecce.